di Sandro Renzi
Consiglio comunale stasera a Porto San Giorgio. Dieci i punti all’ordine del giorno. Tra questi anche la variazione di bilancio per trovare risorse da destinare alla programmazione natalizia ed autunnale e le relazioni dei due amministratori che gestiscono la Sgds e Sge.
Il bilancio 2023 della San Giorgio Energie si chiude con un utile triplicato rispetto all’anno precedente. Al Comune è andato il doppio del 2022 ed il 20% del ricavato è stato destinato al fondo di riserva. E’ soddisfatto l’amministratore Maurizio Iezzi nel presentare ai consiglieri i numeri contenuti nel consuntivo, accompagnati anche da un incremento del numero dei clienti. A dare una mano sicuramente la stabilizzazione dei prezzi di mercato registrata dopo la crisi energetica del 2022. Una crescita del fatturato che non ha paragoni rispetto a tutti i bilanci precedenti. A fare da traino il comparto luce, tanto che il 52% dei clienti ormai è quello del cosiddetto no gas. Un quarto degli utenti, inoltre, appartiene ad altri Comuni. Anche il capitale sociale, che quando la società fu costituita ammontava a 15 mila euro, ora è arrivato a quota 400 mila euro. E per il 2024? Iezzi appare fiducioso anche se sottolinea una calo fisiologico nel numero dei clienti conseguente alla fine del mercato tutelato. L’amministratore della società a capitale misto, nel quale il socio di minoranza è la Sgr, è tornato infine sulla opportunità di una fusione con la società Astea a cui si sta lavorando da tempo. Questo per poter continuare a competere su un mercato così complesso come quello dell’energia con decine di competitor che indirettamente pongono la Sge di fronte ad un bivio. Ad illustrare i dati della Sgds Multiservizi è stato invece l’amministratore Giovanni Lanciotti il quale ha annunciato una perdita per il 2023 di 28 mila euro, causata in primis dall’incendio della vecchia sede ubicata all’interno dell’autoparco comunale. Un evento che ha imposto tagli anche pesanti alle spese in bilancio. Ad oggi, però, il risultato positivo ammonta già a 130 mila euro in forza, ha sottolineato Lanciotti, degli accorgimenti messi subito in atto riducendo i costi pure nel 2024. Azzerate allora le consulenze esterne, ridotte le spese per l’organo amministrativo, chiuso anticipatamente il rapporto di lavoro con il direttore generale Mognaschi. Questi alcuni elementi che porteranno a chiudere il 2024 col segno più. Lanciotti ha ricordato inoltre che grazie all’accordo siglato con il Comune, 200 mila euro verranno compensati. I 650 mila euro di debito accumulati dalla Sgds con l’ente di via Veneto verranno invece spalmati su 10 anni a partire dal 2025. L’amministratore della Sgds è tornato anche sulla sentenza della Corte d’Appello che ieri ha accolto in parte il ricorso della società contro la sentenza di primo grado che imponeva l’assunzione di Cuomo, secondo classificato, al posto di Mognaschi nel ruolo di direttore generale. I vertici societari sono sereni anche grazie ad un fondo di riserva accantonato proprio per fare fronte all’esito di questa sentenza che riconosce un risarcimento danni a favore di Cuomo. Probabile, comunque, il ricorso in Cassazione. «Ma le cifre non sono quelle comparse sui social. I 200 mila euro previsti di risarcimento non esistono. Ci sono elementi che valuterà poi l’avvocato» ha rimarcato Lanciotti. Acceso però il confronto tra maggioranza ed opposizione. Quest’ultima sul piede di guerra per accertare il quantum che dovrà essere versato a Cuomo. La maggioranza a sostegno dell’amministratore, con qualche eccezione. Quella di Renzo Petrozzi, ad esempio, che ha posto alcuni quesiti sulla vicenda, definendo grave la situazione che ne consegue dopo la sentenza della Corte di Appello.
Il sesto punto all’ordine del giorno ha avuto per oggetto una variazione di bilancio illustrata dall’assessore Petracci. Lo stanziamento più importante è quello destinato alla programmazione natalizia ed autunnale a cui stanno lavorando gli assessori Lanciotti e Marcattili. Circa 30 mila euro saranno quindi indirizzati proprio alla stagione culturale ed altri 60 mila euro per le manifestazioni natalizie ed autunnali. Marcattili, rispondendo alla consigliera dem, Catia Ciabattoni, ha spiegato che parte dei 60 mila euro andranno a coprire anche il contributo per l’organizzazione di Miss Italia (tra i 10 ed i 15 mila euro).
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati