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“Mestieri d’eccellenza” all’Isc Fracassetti-Capodarco

FERMO - «L’orientamento deve guidare gli studenti ad esprimere i propri bisogni e a leggere la complessità  della realtà - ribadisce la dirigente Simona Flammini - Per questo è necessario formare alte professionalità,  soprattutto a livello disciplinare, capaci di padroneggiare sia i nuclei fondanti sia le connessioni fra i  diversi campi del sapere. Il mondo calzaturiero fa parte del patrimonio culturale del nostro territorio  locale, per cui la ricerca di nuovi talenti e la valorizzazione dei mestieri d’eccellenza all’interno delle  giovani generazioni permette di attribuire peso e prestigio all’offerta lavorativa della realtà  fermana». 

Due giornate di orientamento, lunedì e martedì scorsi, presso l’Aula Magna Fracassetti, che  hanno visto coinvolti 100 studenti delle classi seconde di primo grado dell’istituto comprensivo “Fracassetti Capodarco” e il gruppo Lvmh con il progetto “Mestieri d’eccellenza” giunto al quarto anno con  l’obiettivo di trasmettere, valorizzare e rivelare gli oltre 280 Mestieri d’Eccellenza interni al Gruppo  nei settori della Creazione, dell’Artigianato e della Customer Experience e la volontà di creare  un’occasione unica per gli alunni.  

«Si è calata l’iniziativa nelle classi seconde, cioè quelle in cui gli studenti ancora devono maturare  una scelta orientativa consapevole dal punto di vista dell’orientamento e del loro futuro», ricorda la dirigente Simona Flammini. 

«L’istituto comprensivo “Fracassetti Capodarco” di Fermo ha posto l’attenzione in una visione orientante  dell’apprendimento nella sua complessità come dimensione di formazione della persona e – rimarcano dall’Ic – della sua  capacità di saper interpretare la realtà e prendere decisioni.  Proprio con il fine ultimo di far conoscere alle giovani generazioni questi mestieri, spesso a loro  sconosciuti, sono state organizzate presso l’Aula magna della Fracassetti, nelle giornate di lunedì 21 e martedì 22 ottobre, degli interventi, in cui il team Mestieri d’Eccellenza, in collaborazione con  esponenti delle maison partner, nello specifico Fendi e Loro Piana, ha cercato di far scoprire agli  studenti i mestieri artigianali, soffermandosi maggiormente su quelli dell’ambito calzaturiero. Gli  interventi sono terminati con un laboratorio pedagogico veramente coinvolgente, dove i giovani  alunni hanno potuto realizzare uno stivaletto in carta, con suola in gomma leggera che hanno  portato con sé alla fine dell’orientamento.  L’iniziativa mette in sinergia il mondo del lavoro e la formazione scolastica, perché coinvolge  contemporaneamente le aziende e le scuole. Il laboratorio ha come obiettivo principale quello di  avvicinare i giovani alla scoperta e alla passione dei mestieri di eccellenza, cioè quelli che possiedono  nello stesso momento la padronanza di un savoir-faire tecnico, combinato con un personalizzato  approccio artistico e/o relazionale, mestieri che sono accessibili a tutti i tipi di profili e di percorsi  professionali.  La bellezza e il fascino di questa iniziativa sono consistiti nel mettere in risalto il lavoro svolto da  donne e uomini nel settore della creazione e dell’artigianato e soprattutto di formare così nuovi  talenti tra i giovani studenti». 

«L’orientamento deve guidare gli studenti ad esprimere i propri bisogni e a leggere la complessità  della realtà – ribadisce la dirigente Flammini – Per questo è necessario formare alte professionalità,  soprattutto a livello disciplinare, capaci di padroneggiare sia i nuclei fondanti sia le connessioni fra i  diversi campi del sapere. Il mondo calzaturiero fa parte del patrimonio culturale del nostro territorio  locale, per cui la ricerca di nuovi talenti e la valorizzazione dei mestieri d’eccellenza all’interno delle  giovani generazioni permette di attribuire peso e prestigio all’offerta lavorativa della realtà  fermana». 

Le maison hanno attivato il programma con vari scopi: quello di fornire ai giovani una nuova  prospettiva su questi mestieri e spingerli a sceglierli, con l’obiettivo a medio e lungo termine di  riconoscere e valorizzare dei talenti interni, per rappresentare il savoir-faire e facilitarne la  trasmissione.

L’Ic“Fracassetti-Capodarco” ha strutturato, orami da anni, un curricolo verticale  dell’Orientamento, riconoscendo una visione dell’ “orientamento quale sostegno alla fiducia,  all’autostima, all’impegno, alle motivazioni, al riconoscimento dei talenti e delle attitudini,  favorendo anche il superamento delle difficoltà presenti nel processo di apprendimento”. 

«L’organizzazione didattica del curriculo di orientamento – concludono dalla scuola – diviene un prezioso strumento dell’agire  didattico, in cui gli studenti “vivono” il lavoro artigianale scoprendo i gesti e gli strumenti associati  ai mestieri di savoir faire; promuovono i valori di questi mestieri, come la trasmissione, la creatività,  il rigore, la pazienza e l’aiuto reciproco ed infine…scoprono nuove attitudini e, perché no, una vocazione. Il progetto rientra nella riforma dell’orientamento, prevista dal Pnrr, attraverso la costruzione di  una scuola capace di contrastare la crisi educativa del Paese e dare avvio a un percorso virtuoso  volto a favorire il superamento delle disuguaglianze esistenti di natura sociale e territoriale».


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