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Rapina alla farmacia San Tommaso, il 28enne passa ai domiciliari

FERMO - Oggi l'udienza di convalida davanti al gip. Il giovane, operaio e incensurato, è accusato rapina aggravata, appropriazione indebita e porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere. Trascorrerà i domiciliari nella sua residenza in Calabria

 

di Alessandro Luzi

Fa irruzione incappucciato e con un martello nella farmacia “San Tommaso”, poi viene arrestato dai carabinieri. Il giovane 28enne di origini calabresi passa agli arresti domiciliari. Questa la decisione del gip del tribunale di Fermo, Teresina Pepe. Oggi il ragazzo, assistito dal legale Filippo Polisena, è comparso davanti al giudice per l’udienza di convalida. In aula si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Secondo la versione dei fatti fornita dagli inquirenti, la mattina di lunedì 21 ottobre il 28enne sarebbe entrato nella farmacia incappucciato e con in mano un martello da muratore a coda di rondine. Avrebbe minacciato una dipendente dell’attività per farsi consegnare i contanti in cassa. La somma ammontava a poche centinaia di euro. Subito dopo il colpo, il ragazzo si sarebbe dato alla fuga a bordo di una Opel Zafira risultata oggetto di appropriazione indebita. Infatti proprio il 20 ottobre il proprietario aveva sporto denuncia presso la Stazione dei carabinieri di Lucera (Foggia).

Con un’indagine lampo, i militari dell’Arma delle Stazioni di Fermo e Porto San Giorgio hanno rintracciato il giovane. Si trovava in via Giovanni da Verrazzano, nei paraggi del luogo della rapina. Durante la perquisizione i militari hanno trovato il martello e parte della refurtiva. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, il 28enne avrebbe speso parte del denaro della rapina per acquistare stupefacenti. I militari hanno trovato all’interno dell’auto anche una dose di cocaina ancora integra.

Il giovane, un operaio incensurato, è stato arrestato e accompagnato nel carcere di Fermo. Per lui il pm Marinella Bosi aveva chiesto la custodia cautelare in carcere. L’avvocato difensore ha chiesto di sostituire il carcere con gli arresti domiciliari. Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto la misura dei domiciliari. Il ragazzo, accusato di rapina aggravata, appropriazione indebita e porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere, trascorrerà i domiciliari presso la sua residenza in Calabria.

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