Riceviamo e pubblichiamo la replica della contrada San Giovanni ai suoi giocatori, arrivata alla nostra redazione con mail della segretaria Martina Mattiozzi.
«Siamo d’accordo con i nostri giocatori, rispetto ai quali, giova ricordarlo, la porte della contrada sono rimaste sempre aperte. Tralasciamo le considerazioni sul “se” e “chi”, nel caso, ha reso la San Giovanni “lo zimbello del paese”. Ci permettiamo soltanto e sommessamente di ricordare che, alla San Martino, quando l’Ente Contesa ha tentato di commissariare la contrada, i giocatori si sono comportati in altro modo, compattandosi con la loro contrada, ed è andata a finire diversamente. Ma tralasciamo tutto il resto, inutilmente offensivo rispetto a gente che in contrada non solo “ha fatto la storia” ma si è anche spaccata la schiena senza dover ricordare, a proposito del menzionato striscione, quanto accaduto alla vigilia della contesa 2023 a gente come Giacomo Rosetti, Mauro Presenti, Mauro Mecozzi ed altri (a proposito di storia e gente di contrada) che è stato impedito di entrare in piazza Matteotti nonostante il pronunciamento favorevole di un Giudice. Noi crediamo che i nostri giocatori, oltre al sacrosanto e mai negato diritto di critica, debbano rispettare la storia della propria contrada. Quindi, giova ricordare, seppur essi sono poco presenti durante i consigli e le assemblee, che nell’ultima assemblea furono eletti gli organi di contrada con cui non hanno voluto mai un incontro; ciò a prescindere da velate presunte manovre oscure da loro denunciate rispetto all’utilizzo di deleghe che pure sono previste nello statuto, e in tutti gli statuti. Ciò detto, per dovere, e pur essendo “acqua non macina più” la contrada è disponibile a fare insieme quanto annunciato nel loro comunicato, salvo ed imprevisto un ulteriore commissariamento: nuovo tesseramento in contrada e “solo” in contrada, alla presenza di chiunque, senza ingerenze da parte dell’Ente Contesa; aboliamo pure il voto per delega e il tesseramento soci presso l’Ente Contesa. Al nuovo consiglio eletto, legittimo rappresentante della contrada San Giovanni, verranno consegnate le chiavi della sede visto che ad oggi c’è una sentenza che ci legittima a tenerle; e ciò nonostante si sia persino tentato di bloccare l’utilizzo della sede attuando nel mese di gennaio 2024 il distacco dell’utenza idrica che ha visto costretta la contrada a doversi rivolgere ancora ad un giudice che l’ha autorizzata ad effettuare riallaccio delle utenze, con costi a nostro carico. Se c’è buona volontà e visto che tutti siamo concordi nel volere il bene della contrada, siamo pronti. Il Vice Priore Lorenzo Macerata (a proposito di storia della contrada) è delegato ai rapporti con la squadra; si inizino i necessari incontri di preparazione: il resto non conta, se si vuole veramente il bene della contrada. Intanto, nell’attesa, la contrada proseguirà negli eventi programmati per i mesi di novembre e per il periodo natalizio».
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