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Gennaio 2025 e gennaio 2027: il futuro del porto passa anche per queste date

PORTO SAN GIORGIO - Gennaio 2025 e gennaio 2027. Passa per queste due date il futuro del porto turistico. Tra poco meno di tre mesi, infatti, il Consiglio di Stato si pronuncerà sul ricorso presentato dalla società Marina contro la pronuncia del Tar Marche che ha, di fatto, avallato il provvedimento di decadenza della concessione demaniale adottato dal Comune di Porto San Giorgio nel 2023.

Il porto turistico di Porto San Giorgio (foto Cristiano Ninonà)

di Sandro Renzi

Gennaio 2025 e gennaio 2027. Passa per queste due date il futuro del porto turistico. Al netto di sviluppi extragiudiziali. Tra poco meno di tre mesi, infatti, il Consiglio di Stato si pronuncerà sul ricorso presentato dalla società Marina contro la pronuncia del Tar Marche che ha, di fatto, avallato il provvedimento di decadenza della concessione demaniale adottato dal Comune di Porto San Giorgio nel 2023. Tutto congelato, come noto, sgombero coatto compreso, fino a gennaio quando finalmente dovrebbe calare il sipario almeno su questo fronte giudiziario. E si capirà se la società potrà restare in sella o se si attiveranno le procedure di provvisoria ripresa in consegna della struttura da parte del Comune. E questo fino all’avvio di una procedura di gara per la scelta del nuovo gestore. Questo è ciò che prevede la delibera di giunta che fissa gli indirizzi strategici a cui dare seguito nell’ipotesi che la decadenza della concessione dovesse diventare efficace.

Resta aperto, invece, il giudizio promosso dalla società in sede civile per l’ottenimento del risarcimento danni conseguente alla mancata attuazione del piano urbanistico. La richiesta del Marina è milionaria. Secondo le stime degli avvocati e dei tecnici di parte si aggirerebbe su cifre astronomiche, oltre 40 milioni di euro. Tanto dovrebbe versare l’ente di via Veneto all’attuale gestore dell’approdo, secondo le richieste avanzate al giudice, per non aver potuto dare seguito agli investimenti previsti a causa della mancata approvazione del piano regolatore le cui volumetrie sono state peraltro molto ridimensionate rispetto alle previsioni. La causa civile è partita formalmente nel dicembre 2023 ed il Comune è difeso dall’avv. Alessandro Lucchetti del Foro di Ancona. A settembre è stato comunicato l’esito della prima udienza. Il giudice istruttore ha ritenuto la causa matura per la decisione e fissato l’udienza a gennaio 2027. Sarà questa un’altra partita decisiva stavolta per le casse comunali. 


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