Grottazzolina guarda al futuro: cittadinanza onoraria alla Yuasa Battery e richiesta di aderire ai “Borghi più belli d’Italia”

La maglia donata dalla Yuasa al sindaco Alberto Antognozzi

Grottazzolina guarda al futuro: cittadinanza onoraria alla Yuasa Battery e richiesta di aderire ai “Borghi più belli d’Italia”.

In occasione della seduta straordinaria del Consiglio comunale di Grottazzolina di ieri sera, due punti all’ordine del giorno sono stati dedicati uno a un legame già solido – quello con la Yuasa Battery – e a uno da costruire, quello con l’associazione “I Borghi più belli d’Italia”.

«Si conclude un percorso iniziato a maggio quando, dopo la vittoria del campionato, abbiamo ricevuto in comune la squadra, lo staff tecnico, la dirigenza» spiega il sindaco Alberto Antognozzi parlando del conferimento a tutta la squadra neopromossa in Superlega della cittadinanza onoraria, votata all’unanimità. 

«Ci sono stati dei passaggi tecnici necessari da fare, per arrivare a ieri sera, che erano l’approvazione in Consiglio di un regolamento apposito per il conferimento della cittadinanza onoraria, di cui il comune di Grottazzolina era sprovvisto. Poi c’è stato un passaggio in Giunta comunale e ieri la conclusione. Successivamente faremo in accordo con la società, una bella cerimonia». 

«Per quanto riguarda l’adesione ai “Borghi più belli d’Italia”, questo era un punto del nostro programma per i prossimi cinque anni, è un’ambizione che abbiamo. Sappiamo che è un percorso lungo, che non si concluderà a breve, che ci sono tutta una serie di procedure da seguire, dei parametri precisi da rispettare, però vogliamo iniziarlo. La votazione all’unanimità in consiglio è il primo passo, a cui seguiranno, dopo aver manifestato la volontà di adesione, sopralluoghi dei tecnici dell’associazione per verificare se Grottazzolina possiede i requisiti richiesti.  Noi crediamo di sì, siamo fiduciosi.  Sarebbe un bel traguardo, un bel riconoscimento, che darebbe lustro e maggiore visibilità al borgo anche da un punto di vista turistico». 

Silvia Ilari