Diciannove anni, un futuro tutto da scrivere, un presente da eccellenza nello studio che gli è valso stamattina l’invito al Quirinale ed un’onorificenza dalle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il fermano Alessandro Bastarelli, unico marchigiano, è uno dei 25 migliori studenti italiani insigniti oggi con il titolo di Alfiere del lavoro. Il premio, istituito dalla Federazione nazionale Cavalieri del lavoro, seleziona i più brillanti diplomati. Ciascuno viene affiancato ad un neo nominato cavaliere, a lui è toccato essere premiato insieme all’imprenditore ascolano Graziano Giordani.
Bastarelli a giugno si è diplomato con lode all’Iter Carducci Galilei, indirizzo Relazioni internazionali per il marketing, con una media nel suo percorso scolastico del 9,96. Ora studia all’Università di Ferrara, facoltà di lettere, arti e archeologia. «Un po’ di tensione era inevitabile, vista anche la solennità della sede e delle istituzioni presenti. Non capita tutti i giorni di essere ricevuti al Quirinale dalle massime cariche dello Stato – racconta lo studente – Gli organizzatori hanno cercato di metterci a nostro agio, il presidente Mattarella ci ha accolto con grande cordialità. Abbiamo potuto scambiare poche parole, ma mi ha rassicurato sulla mia scelta di puntare sugli studi umanistici. Un incoraggiamento dal capo dello Stato è una bella iniezione di fiducia».
Bastarelli per anni ha praticato a livello agonistico la ginnastica artistica, nella Asd Victoria Fermo. Un’esperienza sportiva che «mi ha aiutato anche nel percorso di studi, perché è una disciplina che spinge a cercare il perfezionismo ed a curare ogni dettaglio. Ho lasciato la ginnastica per focalizzarmi di più sulla scuola e lo studio».
Dopo una formazione scolastica tecnico-gestionale, ha scelto di seguire la passione per le materie umanistiche. «Mi immagino nel campo della ricerca. L’Italia ha un patrimonio culturale straordinario, spesso non gestito e promosso adeguatamente, mi piacerebbe contribuire a valorizzarlo. Tra i miei insegnanti la persona da ringraziare è la mia professoressa di lettere e storia Loredana Pompei. Mi ha incoraggiato a coltivare i miei interessi, senza distaccarmi dal percorso scolastico che avevo intrapreso».
P. Pier.
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