Così come nel resto d’Italia, stamattina anche a Fermo si è tenuta, presso il comando provinciale, la presentazione del nuovo Calendario dei Carabinieri 2024 e tutti i prodotti editoriali connessi. Il Calendario rappresenta ormai un simbolo dell’Arma ed un vero e proprio cimelio da collezione per gli appassionati. La pubblicazione del Calendario, giunta alla sua 92esima edizione, dopo l’interruzione durante il secondo conflitto mondiale dal 1945 al 1949 venne ripresa regolarmente nel 1950 e da allora ha rappresentato, attraverso le sue tavole, le vicende dell’Arma e quindi la storia della nostra nazione.
L’edizione del 2025 è stata curata da due professionisti importanti come Marco Lodola, esponente del futurismo, e Maurizio de Giovanni. Il primo ha curato la veste grafica dell’opera, mentre il secondo, scrittore partenopeo di successo, ha curato la storia narrata. Il tema scelto è quello del rapporto tra genitori e figli, visto attraverso gli occhi di un Carabiniere e di suoi figlio.
Oltre al calendario, il comandante provinciale di Fermo, il colonnello Gino Domenico Troiani, ha illustrato l’agenda dei carabinieri, il planning ed il calendario da tavolo, scorrendo i mesi di quest’ultimo, che ha come tema i borghi più Belli d’Italia, nel mese di novembre si può osservare una splendida immagine raffigurante Torre di Palme.
«Quello del calendario è un modo per entrare nelle case degli italiani e nei luoghi di aggregazione, avvicinando l’Arma ai cittadini – ha commentato il colonnello Troiani – questo prodotto editoriale supera il milione di tirature e viene tradotto in otto lingue, sia europee, ma anche in cinese, giapponese ed arabo. Questa edizione ha la particolarità di essere dedicata ai giovani e al rapporto anche tra carabinieri e giovani. Un modo da parte nostra, per cercare di superare le barriere comunicative, che a volte ci sono tra noi e loro. Il calendario ha raccontato di fatto la storia della nostra nazione e rappresenta un elemento che in molti amano avere nelle loro case. Stampare questi prodotti non è costato nulla al cittadino italiano, perché vengono autoprodotti dall’ente editoriale dell’Arma dei Carabiniere. Il prezzo di vendita è di 3 euro e il ricavato sarà donato all’ospedale Santobono di Napoli e all’Opera Nazionale di Assistenza per gli orfani dei militari dell’arma dei carabinieri».
Matteo Achilli
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