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Minaccia di morte alcune condomine imbracciando un fucile: patteggia a 10 mesi

FERMO/PORTO SANT'ELPIDIO - Sotto accusa un 29enne di origini nordafricane. Oggi la sentenza del gup del tribunale di Fermo

Il tribunale di Fermo

 

di Alessandro Luzi

Continue minacce di morte verso quattro condomine di uno stabile a Porto Sant’Elpidio, applicata la pena a 10 mesi in continuazione con altri reati. A finire sotto accusa un 29enne di origini nordafricane. Oggi la sentenza del gup del tribunale di Fermo, Teresina Pepe. Il giovane era chiamato a rispondere all’accusa di atti persecutori. La pena è stata convertita con 3mila euro di multa. Le donne, che si sono costituite parti civili, sono assistite dai legali Giovanni Piergentili, Rossano Romagnoli e Leonardo Tosoni.

I fatti risalgono alla metà di maggio. Secondo l’accusa, oggi sostenuta dal pm Marinella Bosi (il caso appartiene al pm Eugenia Sinigallia), il giovane aveva più volte minacciate di morte le quattro donne. Addirittura, una sera si era recato nell’appartamento di una condomina imbracciando e puntandole contro un fucile in quanto lei, alcuni giorni prima, aveva avvisato le forze dell’ordine. L’uomo l’aveva minacciata, dicendole che se avesse di nuovo contattato la polizia l’avrebbe uccisa. Pochi giorni dopo, il 29enne ha sottratto il telefono ad un’altra donna, sferrandole uno schiaffo. Le intimazioni sono continuate, tant’è che dietro ad una porta colpita ripetutamente con un coltello, l’uomo avrebbe urlato ad una vittima: «Ti faccio vedere chi muore stasera». Successivamente il giovane, in preda ad un attacco d’ira, aveva lanciato un piedistallo di un cartello stradale verso un’auto in sosta nei pressi dell’abitazione, infrangendo i finestrini e gli sportelli.

Come riferito dall’accusa, le condotte del giovane hanno provocato nelle quattro donne un profondo stato d’ansia e di paura. Viste le continue minacce, si sono viste costrette a cambiare le proprie abitudini di vita. Considerata la situazione, nel mese di giugno le condomine hanno deciso di sporgere denuncia. Da lì sono scattate le indagini della Squadra Mobile della questura di Fermo e della Stazione carabinieri di Porto Sant’Elpidio. Una volta acquisita la documentazione, ritenendo il soggetto particolarmente pericoloso, il 9 luglio il gip aveva emesso l’ordinanza di misura cautelare di divieto di dimora nel comune di Porto Sant’Elpidio.

Oggi si è concluso un rapido iter giudiziario, iniziato a seguito della querela presentata dalle donne. Il giudice ha accolto la richiesta di patteggiamento del legale difensore Giuliano Giordani.


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