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Il superbonus nelle Marche costa allo Stato oltre 3 miliardi di euro. Riqualificato solo il 4,4% degli edifici

REPORT - Solo il 4,4% degli edifici residenziali marchigiani ha avuto a che fare con il Super Ecobonus del 110%. Il numero di asseverazioni depositate ammonta infatti a 13.825 su un totale di 311.624 immobili. I dati, elaborati dall'ufficio studi della Cgia di Mestre, si fermano al 31 agosto di quest'anno e confermano, anche per le Marche, un trend in linea con quello nazionale.

di Sandro Renzi

Solo il 4,4% degli edifici residenziali marchigiani ha avuto a che fare con il Super Ecobonus del 110%. Il numero di asseverazioni depositate ammonta infatti a 13.825 su un totale di 311.624 immobili. I dati, elaborati dall’ufficio studi della Cgia di Mestre, si fermano al 31 agosto di quest’anno e confermano, anche per le Marche, un trend in linea con quello nazionale. I risultati di questa misura, secondo la Cgia, sono modesti. I benefici ambientali del Super Ecobonus, per la Banca d’Italia, nello scenario migliore compenserebbero i costi finanziari sostenuti in quasi 40 anni.

E se il provvedimento può aver contribuito a garantire più gettito ed occupazione, quindi a far salire il Pil, altrettanto legittima può essere la Tesi sostenuta dalla Cgia per la quale se si fosse usato il 110 per demolire e ricostruire gli edifici pubblici, invece di puntare su quelli privati, lo Stato avrebbe potuto costruire almeno 1,2 milioni di alloggi pubblici, ovvero 400 mila in più di quanti sono presenti nel Paese. Stimando per ciascun alloggio un costo medio di 100 mila euro. Gli interventi di ristrutturazione ed efficientamento edilizio realizzati al 31 agosto in forza del Superbonus sfiorano le 500 mila unità, cioè il 4,1% del totale degli edifici presenti in Italia. E l’onere sostenuto dallo Stato? Ammonta a 123 miliardi di euro. Chi, tra le regioni lo ha utilizzato di più è il Veneto. Chiudono la classifica Puglia, Calabria e Sicilia. Nelle Marche l’onere medio per ogni edificio residenziale a carico dello Stato è di 255.934 euro, più alto rispetto a regioni anche grandi come Veneto,  Toscana e Puglia. Questo, dunque, l’importo medio per asseverazione ricavato dalla Cgia di Mestre. Il totale degli esborsi dalle casse pubbliche per sostenere questa misura è stato invece di 3 miliardi e 400 milioni solo nella nostra Regione.


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