facebook twitter rss

Dhl dopo Fendi, Piacenza dopo Fermo. Stesso modus operandi, le indagini sul colpo a Campiglione proseguono serrate

FERMO/PIACENZA - Tante le coincidenze, tante le similitudini, praticamente identica la tattica usata nei colpi messi a segno da Fendi, a Campiglione di Fermo, e alla Dhl nel Piacentino: i furgoni messi di traverso sulle strade per isolare la zona finita nel mirino, chiodi a tre punte sull'asfalto. Banda armata. Unica distinzione? I mezzi incendiati. Ma in questo caso torna alla memoria un altro recente fatto di cronaca che ha scosso il Fermano, con auto date alle fiamme in un ipotetico percorso di fuga di alcuni banditi.

Furgoni usati per isolare Campiglione di Fermo

di redazione CF

Non si può escludere. che a colpire alla Dhl nel Piacentino, a distanza di tre giorni dal furto alla Fendi di Fermo, possa essere stata la stessa mano, lo stesso commando o magari un manipolo appartenente alla stessa “scuola di formazione”, con lo stesso modus operandi di quello che ha colpito a Campiglione di Fermo.

Tante le coincidenze, tante le similitudini, praticamente identica la tattica: i furgoni messi di traverso sulle strade per isolare la zona finita nel mirino, chiodi a quattro punte sull’asfalto per fermare le forze di polizia. Banda armata. Unica distinzione? I mezzi incendiati. Ma in questo caso torna alla memoria un altro recente fatto di cronaca che ha scosso il Fermano, con auto date alle fiamme in un ipotetico percorso di fuga di alcuni banditi.

A Monticelli d’Ongina, nel Piacentino, i banditi hanno colpito in una sede Dhl nella nottata di sabato (alla Fendi i criminali sono entrati in azione venerdì alle 4). Si è trattato sicuramente di una banda organizzata di ladri ha portato via dai camion e dal magazzino materiale tecnologico, dopo aver fatto irruzione con le armi nel piazzale della ditta. Altri complici hanno attuato il piano per impedire l’arrivo delle forze dell’ordine, posteggiando auto e furgoni rubati di traverso lungo le vie di accesso alla zona, e incendiandoli. A terra anche chiodi a quattro punte. I ladri sono poi fuggiti in direzione di Cremona e dell’autostrada. In corso le indagini dei carabinieri.

Mezzi incendiati per colpire a Piacenza

Che si sia trattato della stessa banda o comunque di un commando che segue lo stesso modus operandi di quello che ha colpito alla Fendi di Campiglione non è affatto da escludere. Di certo la matrice è la stessa. Elementi e dettagli che, ovviamente, sono al vaglio degli investigatori della Questura di Fermo che stanno lavorando per cercare di dare un nome e un volto ai delinquenti che hanno messo a segno il furto allo stabilimento di Campiglione. Impresa non facile dal momento che, trattandosi di un commando esperto, si è presentato con passamontagna e guanti. Le immagini di videosorveglianza ci sono ma gli investigatori sono chiamati a scandagliare e visionare ogni minimo dettaglio utile, così come qualsiasi traccia, anche minima, lasciata sui furgoni (undici) usati per bloccare le strade e per scappare (due mezzi sono stati trovati a Campofilone). E’ verosimile pensare che i criminali, prima di colpire, studino in maniera molto approfondita il territorio, gli spostamenti dei dipendenti dell’azienda scelta, la sicurezza, le telecamere presenti sul territorio, le strade da bloccare e quella da lasciare libera per la fuga. E non si può nemmeno escludere che si avvalgano di uno o più basisti sul territorio.

Colpo da Fendi, i numeri del raid. Dai furti a Capparuccia ai furgoni abbandonati a Campofilone

Colpo allo stabilimento Fendi, strade sbarrate con furgoni e chiodi sull’asfalto. Dettagli e indagini sul far west notturno nel Fermano (Le Foto)

Strade sbarrate con i furgoni e chiodi sull’asfalto per assaltare lo stabilimento Fendi. Inseguita una banda di criminali

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti