facebook twitter rss

«Pace e libertà valori da difendere» Fermo celebra la giornata dell’unità nazionale e delle forze armate (Video e Foto)

FERMO - Questa mattina celebrazioni per il 4 Novembre. Prima la santa messa presieduta dall'arcivescovo Rocco Pennacchio, poi la deposizione di una corona di alloro nel piazzale del Girfalco per mano del prefetto Edoardo D'Alascio. La lettura dei messaggi del presidente Mattarella e del ministro Crosetto
4 novembre 2024 - le celebrazioni al piazzale del Girfalco

di Matteo Achilli (foto e video Simone Corazza)

Cerimonia intensa quella tenutasi questa mattina a Fermo per la commemorazione del 4 novembre, giornata di Unità Nazionale nella quale si festeggiano anche le forze armate. Giornata aperta dalla celebrazione religiosa tenutasi in Cattedrale ed officiata dall’Arcivescovo Rocco Pennacchio.
Presenti per l’occasione tutte le massime istituzioni civili e militari della provincia, con in testa il prefetto Edoardo D’Alascio e il comandante del comando militare Esercito Marche, colonnello Enrico Ubaldo Gabrielli. Numerosi i rappresentanti delle forze armate, ma anche quelli delle pubbliche assistenze e della Protezione Civile, oltre a molti sindaci del territorio, il presidente della Provincia, Michele Ortenzi, e ad altre istituzioni.
Al termine della cerimonia religiosa, nel piazzale del Girfalco è avvenuta la solenne deposizione della corona di alloro in onore dei caduti, davanti al monumento in loro ricordo. L’alzabandiera e l’inno nazionale, oltre a quello europeo, hanno segnato l’inizio della cerimonia civile, e ai quali è seguita la lettura da parte del prefetto D’Alascio del messaggio scritto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

«Il 4 novembre celebra l’Unità nazionale e onora le Forze Armate, le cui imprese hanno contribuito a fare dell’Italia una nazione indipendente, libera, ispirata a valori democratici e di pace. Una data che evoca avvenimenti lontani, guerre e combattimenti sanguinosi che portarono devastazioni e ferite nella società del tempo – questi alcuni passaggi del messaggio di Mattarella – oggi, la Repubblica guarda con rispetto e devozione al percorso che, dal Risorgimento alla Prima guerra mondiale, alla Liberazione, alla scelta della solidarietà europea e atlantica, ha saputo costruire un Paese coeso, unito, portatore di valori di pace nella comunità internazionale. L’Esercito Italiano, la Marina militare, l’Aeronautica militare, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza – ricorda il Capo dello Stato – sono oggi poste a difesa delle libertà della società italiana, delle istituzioni volute dal popolo sovrano a tutela dei diritti di ciascun cittadino, operando, sul territorio nazionale, in concorso con le forze di Polizia. Un compito gravoso, in un contesto internazionale denso di tensioni che si sono acuite dopo l’aggressione della Federazione Russa all’indipendenza dell’Ucraina».

A seguire le parole del Presidente della Repubblica, il colonnello Gabrielli ha dato lettura del messaggio diffuso dal ministro della difesa, Guido Crosetto, rivolto alle forze armate. «Siamo l’Italia. Celebriamo oggi la ‘Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate’, un’occasione per riflettere sul legame profondo che esiste tra il popolo italiano e le sue Forze Armate, custodi instancabili di pace e libertà. Questi valori, pilastri della nostra democrazia, non devono mai essere dati per scontati, e Voi, donne e uomini della Difesa, li salvaguardate con dedizione ogni giorno – il messaggio del ministro Crosetto – il vostro servizio non si limita alla difesa dei confini, ma si estende ben oltre: dal Mar Mediterraneo alla regione Indo-Pacifica, dalla Lettonia alla Somalia, il vostro impegno verso la pace resta saldo, affinché le ferite tra popoli possano rimarginarsi. Grazie al vostro operato, contribuite a costruire un mondo più giusto e sicuro, ogni giorno, senza sosta. Voi date voce al motto scelto per questo anniversario ‘Siamo l’Italia’, non solo come orgogliosi cittadini mossi dallo spirito di appartenenza alla Patria, ma attraverso l’amore e la passione che ispirate sempre, dimostrando che far parte della ‘Grande Famiglia della Difesa’, non è solo una scelta professionale ma una vera e propria scelta di vita».

QUI FERMO


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti