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Castelli: «Flat Tax al 7% in Appennino centrale, leva per ripopolamento e sviluppo» e sul Superbonus 110% «Occasione da cogliere entro il 2025»

ROMA - Al convegno dedicato al tema hanno partecipato il viceministro  all’Economia Maurizio Leo e il commissario al sisma 2016 Guido Castelli 

«Uno strumento fiscale che guarda al di fuori dei confini italiani, delle cui ricadute  positive però possono trarre notevoli benefici i nostri territori. È la flat tax al 7% dedicata ai  cittadini pensionati residenti all’estero da almeno 5 anni, percettori di un reddito da pensione da  un soggetto straniero, che vogliono venire a vivere nell’Appennino centrale. Una misura, la Flat Tax al 7%, il cui potenziale non è stato ancora del tutto espresso e che può  svolgere una duplice funzione nei territori dell’Appennino centrale colpiti dal sisma: frenare il  fenomeno di spopolamento e incentivare la crescita economica di quelle comunità».  E’ quanto fanno sapere dall’Ufficio stampa e comunicazione del Commissario Straordinario Ricostruzione Sisma 2016, il senatore Guido Castelli.

Al tema, infatti, è stato dedicato un convegno promosso dalla School of Government della Luiss Guido  Carli e dal Commissario straordinario Sisma 2016, in collaborazione con la Fondazione Magna Carta. L’evento si è svolto a Roma presso la Club House di CEOforLife e vi hanno preso parte, tra  gli altri, Maurizio Leo, Viceministro dell’Economia e delle Finanze; Guido Castelli, Commissario  Straordinario al sisma 2016; Gaetano Quagliariello, Dean School of Government – Luiss Guido  Carli; Alessandro Canelli, Presidente dell’Ifel. 

«I regimi agevolativi pensati per i  territori del cratere, ancora impegnati nella difficile ricostruzione economica e sociale – le dichiarazioni del viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, riportate nella nota – sono  essenziali per rilanciare queste aree. Attraverso misure fiscali  mirate e incentivi per chi decide di trasferirsi, vogliamo rendere questi territori attrattivi, dando un  impulso concreto alla rinascita e sostenendo lo sviluppo locale».  

Il Viceministro ha ribadito «il grande impegno di questo Governo di unire alla ricostruzione fisica  una strategia di rilancio sociale ed economica volta a creare le condizioni favorevoli per una  crescita stabile e duratura. Stiamo lavorando con determinazione alla revisione dell’intero sistema fiscale: siamo convinti che, con una politica fiscale chiara e sostenibile, anche i territori del cratere  possano diventare un modello di rinascita, contribuendo a fare dell’Italia un Paese più competitivo  e inclusivo»

«Sicurezza e sostenibilità – le parole del Commissario Straordinario al sisma 2016, Guido Castelli – sono i due  capisaldi sui quali si fonda la complessa strategia per la rinascita dell’Appennino centrale, il cui  obiettivo ultimo è quello di contrastare il fenomeno dello spopolamento e di rilanciare il tessuto  economico e sociale di territori feriti da una sequenza sismica devastante. Un’azione articolata su  più livelli che ha dato luogo al Laboratorio Appennino centrale, un modello di sviluppo delle aree  interne riconosciuto a livello internazionale e sostenuto convintamente dal Governo Meloni. La Flat  Tax al 7% si inserisce a pieno titolo all’interno di quell’attività di riparazione economica e sociale  che sono chiamato a realizzare e che stiamo attuando prioritariamente attraverso il Programma  NextAppennino. Se la ricostruzione, alla quale abbiamo impresso un cambio di passo, rappresenta  certamente il primo strumento di contrasto allo spopolamento, non c’è dubbio che questa misura  possa offrire un contributo aggiuntivo importante. La norma sta suscitando un notevole interesse  internazionale, soprattutto tra i pensionati del Nord America. Attraverso iniziative come quella  odierna e facendo rete, vogliamo diffonderne le caratteristiche e i vantaggi a una platea sempre  più ampia»

«L’Italia centro-meridionale necessita di un  approccio strategico, integrato e coordinato per il rilancio delle sue aree fragili, da tempo esposte  a sfide strutturali come lo spopolamento e la stagnazione economica. Oggi – il punto di Gaetano Quagliariello, della Luiss School of Government – viene discussa una  misura concreta che rappresenta non solo un’opportunità di rilancio economico, ma anche uno  strumento per mitigare gli effetti della crisi demografica nelle aree interne, più isolate e periferiche,  riuscendo ad attrarre nuove risorse e stimolando gli investimenti. È necessario che questi interventi  non siano episodici ma rientrino in una strategia d’insieme, che tenga conto della vocazione dei  territori e metta al centro il capitale umano, la cui importanza, in passato, è stata sottovalutata,  limitando gli effetti delle iniziative pensate in favore di altre aree fragili»

Nel dettaglio, come spiegano dall’Ufficio del Commissario per la Ricostruzione, possono usufruire di questa misura, che prevede la possibilità di assoggettare tutti i  redditi con la formula della Flat Tax (compresi i redditi da pensione estera), le persone fisiche che  trasferiscono la loro residenza fiscale in Italia, in un comune con meno di 20 mila abitanti situato  all’interno delle zone colpite dai terremoti del 2009 e del 2016-2017. Inoltre, i soggetti interessati non devono essere stati residenti in Italia nei cinque periodi d’imposta precedenti al trasferimento  e devono provenire da Paesi con i quali esistono accordi di cooperazione amministrativa in materia  fiscale. L’imposta è calcolata in modo forfettario, con un’aliquota del 7% sui redditi esteri per i  nove anni successivi a quello in cui diviene efficace l’opzione. Finalità del provvedimento è dunque  quella di attrarre in Italia cittadini pensionati provenienti dall’estero, i quali potranno usufruire di  una tassazione semplificata e ridotta sul reddito.  

Contestualmente, dall’Ufficio stampa e comunicazione del Commissario Straordinario Ricostruzione Sisma 2016, tirano le somme sul convegno sul sul Superbonus 110% al quale lo stesso Castelli ha partecipato. Sul tema, il Commissario non ha dubbi: «Occasione da cogliere entro il 2025».

Banche, istituzioni, enti locali e aziende si sono incontrati, infatti, ieri a Castelraimondo, presso Borgo  Lanciano, in un convegno dal titolo: “Superbonus 110% – Ultima chiamata per gli immobili danneggiati da eventi  sismici”. A prendere parte all’evento, si diceva, anche il Commissario Castelli, che ha ricordato «l’occasione fornita dal Governo con la proroga del Superbonus, con possibilità di avvalersi  dello sconto in fattura o della cessione del credito d’imposta, a tutto il 2025.  Il Laboratorio Appennino centrale è un modello virtuoso di ricostruzione e di riparazione economica e sociale, che  può rappresentare un punto di riferimento anche per altre aree interne, nel quale sicurezza e sostenibilità hanno un  ruolo centrale – ha dichiarato il Commissario Castelli -. Il Governo Meloni ha dimostrato grande attenzione e  sensibilità nel tutelare il Superbonus 110% per i territori del sisma: uno strumento che inizialmente ha contribuito a  fronteggiare il caro prezzi per poi, via via, rivelarsi macchinoso e difficilmente utilizzabile. Tuttavia, ora abbiamo  l’occasione di utilizzarlo, congiuntamente allo sconto in fattura e alla cessione del credito, per altri 14 mesi. E ricordo  che nel 2024 abbiamo ancora 120 mln a disposizione nel plafond. Il mio invito a tutti gli attori della ricostruzione è  dunque quello di utilizzare al meglio questi mesi residui, per cogliere l’opportunità offerta dagli strumenti ancora a  disposizione, perché siamo davvero di fronte all’”ultima chiamata”. Sarà nostra cura ottimizzare questi mesi  lavorando anche a semplificazioni e mettere in campo ogni strumento per fronteggiare il caro prezzi, tuttavia la  provvista finanziaria attualmente a disposizione grazie all’utilizzo di Superbonus 110% e contributo sisma è davvero  generosa e sarà difficilmente eguagliabile. Il Superbonus, che resterà in vigore fino al 31 dicembre 2025, unito al contributo speciale per la ricostruzione, può  permettere ai proprietari di immobili danneggiati dal sisma di coprire interamente i costi di demolizione e  ricostruzione oppure ristrutturazione e adeguamento antisismico ed energetico della propria casa, coprendo  eventuali accolli aggiuntivi rispetto al solo contributo sisma».  

Nel corso del convegno, dopo l’introduzione di Roberto Pupilli, Vicesindaco di Castelraimondo, Vincenzo Felicioli,  Sindaco di Fiuminata (Mc) e Consigliere Provinciale e di Renzo Marinelli, Consigliere della Regione Marche, gli  interventi dei relatori hanno approfondito gli aspetti normativi, tecnici e finanziari legati all’applicazione del  Superbonus 110%, fornendo analisi dettagliate e linee guida agli oltre 300 professionisti del settore, ingegneri e  architetti, presenti in sala. Tra questi, si segnala quello di Enrico Zanetti, Consigliere del Ministero dell’Economia e  delle Finanze, che ha focalizzato l’attenzione sui presupposti normativi che devono sussistere per gli interventi  all’interno del perimetro agevolato previsto, sulla documentazione necessaria per comprovare il diritto a tale  regime agevolativo e sui presupposti che consentono di protrarre la fruizione.

 



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