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«Beko gela l’Italia affermando che gli stabilimenti sono in perdita»: l’allarme di Ugl dopo l’incontro al Mimit

AZIENDE - Il segretario nazionale  Antonio Spera, insieme a Francesco Armandi, coordinatore UglM Whirlpool e Fabio Capolongo della segreteria picena: «Urge un piano industriale a lungo termine che scongiuri chiusure e licenziamenti»

 

Capolongo, Armandi e Spera

«Beko gela l’Italia, dopo l’acquisto di Whirlpool afferma che gli stabilimenti sono in perdita, valutando la chiusura e mettendo a rischio posti di lavoro.  L’Ugl Metalmeccanici non accetta tale imposizioni e dichiara al Ministero e all’azienda di essere pronta al confronto su un piano industriale serio, senza chiusure di stabilimenti con investimenti su processi e ricerca e sviluppo». 

 

Netta è la posizione espressa dal segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera che, insieme a Francesco Armandi, coordinatore UglM Whirlpool e Fabio Capolongo della segreteria Ugl di Ascoli oltre che Rsu dell0 stabilimento piceno di Comunanza, hanno partecipato alla presentazione del piano industriale nell’incontro al ministero delle Imprese e del Made in Italy con il ministro Adolfo Urso.

 

«L’azienda – si legge ancora nella nota sindacale – ha presentato uno scenario drammatico in Europa, il settore freddo e lavaggio sono in rosso sistematico, a rischio diversi posti di lavoro. Nell’incontro ha sostenuto che il mercato europeo non è cresciuto rispetto alle aspettative e questo li ha portati a rivedere i piani.

 

Stanno fermando anche lo stabilimento in Turchia, che produce lavatrici, per eccesso di saturazione. Al fine di salvaguardare gli assetti dell’impresa che opera in ambito ritenuto strategico e di interesse nazionale, com’è l’Italia, metterà in campo i poteri di intervento riconosciuti al Governo dalla Golden Power.

 

Armandi e Spera all’incontro al Ministero

Non accetteremo mai una forzatura di tale portata occupazionale – hanno ribadito forte e chiaro i Segretari UglM – siamo pronti al dialogo speranzosi che Beko porti sul tavolo un vero piano industriale dove poterci confrontare. Come Ugl Metalmeccanici avevamo lanciato l’allarme quasi un anno fa, quando Arçelik ha chiuso l’accordo con Whirlpool per la nascente Beko Europe, poiché era lampante la presenza di stabilimenti sovrapponibili che producono prodotti simili a quegli che escono dalle fabbriche italiane.

 

Una crisi annunciata, insomma dove ora non possiamo accettare tutto ciò. Nei prossimi giorni, presumibilmente il 20 novembre, inizierà un confronto serrato tra azienda e sindacati, al Ministero delle imprese e del Made in Italy per entrare nel merito delle questioni che ha dichiarato l’azienda e del piano industriale.

 

Come Ugl Metalmeccanici – ha concluso Spera – abbiamo fortemente ribadito che vogliamo un piano a lungo termine scongiurando chiusure e licenziamenti».


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