«Il report di Legambiente 2024 (come riportato da Cronache Fermane, ndr) fotografa una situazione pessima per il capoluogo della nostra provincia. Innanzitutto, ci teniamo a precisare che questo è il primo anno in cui Fermo è presente in questa speciale classifica di Legambiente e del Sole24Ore. Il ranking si basa su 20 parametri divisi in 5 macroaree (aria, acqua, rifiuti, mobilità e ambiente) che fotografano le performance ambientali di 106 città capoluogo e la nostra si trova alla 100esima posizione, ultima fra i capoluoghi della nostra regione; Macerata si è posizionata 23esima, Ancona 33esima, Ascoli 50esima e Pesaro e Urbino 46esima. Fermo ha la fortuna di essere l’unico capoluogo dell’area Marche Sud che si affaccia sul mare Adriatico ed è un peccato vedere che così tanta bellezza non sia sfruttata adeguatamente». E’ quanto stigmatizzano i due consiglieri provinciali di minoranza, Riccardo Strappa e Manolo Bagalini.
«Fra le città del centro Italia, è la peggiore e, tra i dati presenti, spicca la mancanza di un sistema di rilevamento delle polveri sottili. Nella nostra provincia ci sono solamente due centraline, che però ad oggi o non sono funzionanti, come quella di Campiglione di Fermo, o non prevedono un rilevamento costante, come quella di Porto Sant’Elpidio. La cosa peggiore però, è un’altra: la Provincia di Fermo, ad oggi, ha attivo un piano di ammortamento fino al 30 giugno del 2045 per l’installazione della stazione di monitoraggio aria di Campiglione di Fermo. Nonostante ciò, di rilevazione delle polveri sottili nella città capoluogo neanche l’ombra. La provincia dovrebbe far presente all’Arpam la mancanza di questo servizio e dovrebbe spronare l’ente regionale a un maggiore controllo sulle emissioni nel nostro territorio. Crediamo, come minoranza, che il presidente Ortenzi debba impegnarsi in un dialogo proficuo con le istituzioni per migliorare la situazione sul nostro territorio; monitorare la qualità dell’aria è fondamentale per poi avere gli strumenti per migliorare la situazione. Non sapere che grado di inquinamento abbiamo è inaccettabile».
«Sul consumo di suolo si legge n.d (non disponibile), ma, mettendo a confronto i dati Arpam del 2017 e il dato del 2022 – continuano i due consiglieri – si evince come la superficie occupata da edifici sia passata dai 13,392 km quadrati a 13,652 km quadrati, quindi vi è stato un aumento. La differenza tra i due valori è pari a 260.000 mq; per cui dividendo il valore per il numero degli abitanti di Fermo (35.900) si evince che il consumo di suolo tra il 2017 e il 2022 è aumentato di 7,24 mq/abitante. Insomma, si intuisce che la tendenza della città capoluogo è quella di costruire piuttosto che puntare sulla riqualificazione del già esistente. Il report, inoltre, evidenzia come l’offerta del trasporto pubblico sia la peggiore delle Marche sud. Secondo noi, una località che mira ad accrescere il turismo non può non prevedere un potenziamento del trasporto pubblico. Se a ciò si aggiunge il 90esimo posto, anche qui uno dei peggiori delle Marche, nell’indicatore delle piste ciclabili si capisce che il nostro territorio non è a misura di cittadino che voglia muoversi senza dover prendere il proprio mezzo privato. Fermo ha la fortuna di essere l’unico capoluogo dell’area Marche Sud che si affaccia sul mare Adriatico ed è un peccato vedere che così tanta bellezza non sia sfruttata adeguatamente».
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