Difendere la propria salute da iperconnessioni e abusi digitali: Paolo Nanni, relatore d’eccezione, esperto di comunicazione digitale, sociale e sanitaria, ha stimolato su questo tema una platea interessata e attiva, quella di circa 200 studenti delle classi seconde e terze dell’IscFracassetti Capodarco, nella giornata di ieri.
“Diritto alla salute nell’era digitale” è la tematica promossa nella Settimana della Costituzione 2024, dal Tavolo della Legalità, di cui la scuola Fracassetti-Capodarco è parte attiva. «Un tema delicato per gli adolescenti – evidenzia la dirigente scolastica Simona Flammini – quello della salute legato alla loro quotidianità: per i ragazzi risulta dirimente conoscere le tecnologie e i social media, e farne un uso consapevole avendo chiari i rischi ad essi correlati e come evitarli opportunamente»
Paolo Nanni ha saputo trasmettere a studenti e studentesse, con un linguaggio adeguato e dando loro la fiducia che meritano, l’importanza di conoscere tutti gli aspetti dei luoghi virtuali che essi frequentano, per poter acquisire la confidenza necessaria ad un uso consapevole e soddisfacente dei social e, più in generale, della tecnologia.
«In un periodo in cui il digitale è diventato parte anche della vita dei bambini, è importante prestare attenzione al benessere fisico ed emotivo dei bimbi e dei ragazzi – sottolinea la dirigente Flammini – per questo educare al benessere assume una rilevanza particolare».
L’aumento nell’uso di dispositivi con accesso ad Internet da parte dei ragazzi, ha posto al centro del dibattito con Paolo Nanni alcuni dubbi, relativi all’impatto che l’uso del digitale può avere sulla salute e sul benessere fisico di chi fa uso delle nuove tecnologie in maniera continuativa e frequente: dal cyberbullismo fino ai pericoli legati alla privacy e a quelli che interessano la salute.
Gli studenti hanno partecipato con vivo interesse al dibattito, esprimendo consapevolezza circa l’incidenza negativa del tempo trascorso di fronte allo schermo sulla salute fisica ed emotiva. Alcuni di loro hanno dichiarato che l’uso di massa delle tecnologie digitali ha fatto aumentare depressione, stress ed ansia, ma soprattutto ha influito sulla qualità del sonno. Infatti Paolo Nanni ricorda come nell’era tecnologica odierna, la digitalizzazione ha permeato ogni aspetto della nostra vita, rendendo il mondo più connesso e accessibile. Tuttavia, nonostante i numerosi vantaggi che la tecnologia assicura, emergono nuove sfide e problematiche, specialmente per la nostra salute mentale. «L’uso eccessivo o dis-regolato della tecnologia – rimarcano dall’istituto – può infatti avere un impatto negativo sul nostro benessere psicologico, concorrendo a problemi come ansia, depressione, isolamento sociale e il cosiddetto fenomeno Fomo (Fear of Missing Out). In particolare Nanni ha sottolineato che dedicare molto tempo ai servizi digitali riduce quello passato a praticare attività fisica e induce i bambini a sviluppare comportamenti più sedentari. Il tempo trascorso davanti allo schermo può influire sulla qualità del sonno. L’uso delle tecnologie digitali può essere collegato anche all’obesità, sia perché il tempo passato online riduce l’attività fisica, sia per lo sviluppo di una tendenza a mangiare senza un reale bisogno quando ci si trova davanti a uno schermo. E l’attività di salute digitale, a maggior ragione quella incentrata sul benessere psicologico ed emotivo, riveste, per l’Istituto “Fracassetti-Capodarco” un’importanza fondamentale poiché più del 50% degli studenti ha dichiarato di “sentirsi male” quando non è disponibile una connessione Internet. Dato il ruolo centrale che ha assunto il digitale nella vita di tutti i giorni e i possibili rapporti dell’uso delle nuove tecnologie con la salute fisica ed emotiva dei bambini, il Ben-essere degli studenti è diventato indispensabile per la scuola. Educare i bambini a dare rilievo e priorità alla loro salute fisica ed emotiva è un obiettivo del Piano dell’offerta formativa e permette loro di acquisire competenze digitali, utili anche in futuro per prendere decisioni responsabili e informate. La pandemia di Covid-19, diffusasi in tutto il mondo, ha cambiato le abitudini quotidiane di tutti i cittadini e ha mostrato l’importanza dell’istruzione e della formazione, non solo dal punto di vista dell’apprendimento, ma anche per lo sviluppo della salute degli studenti. In questo panorama, la scuola – concludono dall’istituto guidato dalla dirigente Flammini – svolge un ruolo chiave, avendo la possibilità di educare i bambini al benessere in un’era in cui il digitale è diventato parte integrante della nostra vita».
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