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Sisma, fondi per palazzo Carboni a Ortezzano e per il “Picchi” di Rapagnano

FONDI - Ad Ortezzano, al via i lavori su Palazzo Carboni: diventerà un centro studi, mentre per Rapagnano 600 mila euro per Palazzo Picchi. E' quanto annunciato dal commissario alla Ricostruzione, il senatore Guido Castelli

Guido Castelli

Ad Ortezzano, al via i lavori su Palazzo Carboni: diventerà un centro studi, mentre per Rapagnano 600 mila euro per Palazzo Picchi. E’ quanto annunciato dal commissario alla Ricostruzione, il senatore Guido Castelli.

Partiamo da Ortezzano.

Sono in fase di partenza i lavori di riparazione di uno storico immobile. Si tratta dell’abitazione che ha  dato i natali a Giuseppe Carboni (1856-1929), eccelso latinista di fama nazionale, che si  trova in pieno centro storico ed è risultata totalmente inagibile dopo le scosse di  terremoto del 2016/2017. 

L’Ufficio Speciale Ricostruzione ha appena pubblicato il decreto di liquidazione per un  importo di 337.234 euro, una parte del totale del contributo concesso che ammonta a  900.000 euro. 

«Siamo davanti ad un passaggio tanto importante quanto simbolico per tutta la comunità  di Ortezzano – spiega il commissario alla ricostruzione Guido Castelli -. Alla figura di  Giuseppe Carboni, infatti, si lega l’intitolazione, tra le altre cose, di una via, di una scuola  e una sala comunale. Ringrazio per il lavoro svolto fino ad ora i tecnici del Comune, l’Usr e  la Regione guidata dal presidente Acquaroli». 

L’intervento di ristrutturazione generale ed adeguamento sismico, che vede il Comune  nelle vesti di soggetto attuatore, porterà anche alla rifunzionalizzazione delle due unità  abitative che compongono il complesso; la porzione ovest abitata dalla famiglia Carboni e  quella est dedicata al personale di servizio che lavorava per la famiglia. L’edificio era  costituito da un piano seminterrato dove un tempo vi erano le cantine, un piano terra  adibito per la zona giorno e un primo piano che ospitava le camere da letto. 

Dopo l’intervento, in memoria di Carboni, la casa si trasformerà in un centro studi atto a  promuovere la lingua latina come patrimonio culturale e come strumento di  aggregazione, di contatto, di collaborazione tra studenti e appassionati della cultura

Per Rapagnano, invece, si diceva, 600 mila euro per Palazzo Picchi 

Sono stati trasferiti 600 mila euro per l’avanzamento delle procedure per il miglioramento sismico di  Palazzo Picchi, a Rapagnano, in provincia di Fermo. L’importo rappresenta un acconto rispetto al totale di  3 milioni di euro programmati dall’Ordinanza 137, che finanzia una serie di opere strategiche delle  Marche. A disporre il trasferimento nei confronti dell’Ufficio speciale ricostruzione Marche è stato il  Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli tramite decreto.  

«Questi trasferimenti sono il segnale di una ricostruzione pubblica pienamente avviata, che procede verso  la cantierizzazione – dichiara il Commissario Castelli -. Questo sblocco è stato possibile grazie a un grande  lavoro di squadra con il Presidente Francesco Acquaroli e l’Ufficio speciale ricostruzione. L’Ordinanza 137  rappresenta il fiore all’occhiello di un approccio di affiancamento agli enti locali, che ha consentito di  rendere subito operative le procedure, tanto che a oggi risulta avviato il 95% della ricostruzione pubblica».  

«Palazzo Picchi ha una grande importanza, il suo recupero consentirà di poter tornare a godere della  nostra piazza Siccone, resa parzialmente inagibile dal sisma. È evidente che, sotto l’azione del  Commissario Castelli, la risposta delle istituzioni al dramma del terremoto è stata decisiva ed efficace» ha  dichiarato il sindaco Elisabetta Ceroni. 



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