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A Francavilla d’Ete il Palio dei Comuni 2024

TROTTO - Vittoria in quota ad Alessandro Gocciadoro, driver di Dany Capar, a battere sulla linea del traguardo il portacolori di casa Montegiorgio, vittorioso nella passata edizione, con Antonio Di Nardo su Akela Pal Ferm. Al terzo posto il Comune di Rapagnano, con Giampiero Minnucci, cavallo Assia Luis

MONTEGIORGIO – Francavilla d’Ete si aggiudica il Palio dei Comuni 2024.

L’edizione numero 36 della kermesse ippica tra i centri municipali ha sorriso ad Alessandro Gocciadoro, driver di Dany Capar, lesto a battere sulla fatidica linea del traguardo il portacolori di casa, dunque Montegiorgio, vittorioso nella passata edizione, con Antonio Di Nardo su Akela Pal Ferm. Al terzo posto si è classificato il Comune di Rapagnano, guidatore Giampiero Minnucci, cavallo Assia Luis.

Una giornata carica di emozioni e suggestioni che ha visto partecipare 24 comuni, 21 dei quali marchigiani, insieme a rappresentanze di Lazio, Umbria e Abruzzo. Tra le partecipazioni più toccanti, quella di Amatrice insieme a Arquata del Tronto e Camerino, in rappresentanza dei comuni maggiormente segnati dal sisma del 2016 (unica nota stonata il furto subìto dall’ippodromo). Francavilla d’Ete, piccolo comune fermano, ha dunque strappato la vittoria al ben più quotato Montegiorgio, campione del 2023, e a Rapagnano, in una competizione che ha confermato il suo status di evento ippico tra i più sentiti e seguiti nel calendario nazionale e internazionale. L’atmosfera si è fatta vibrante già dalla fase eliminatoria, con le tre batterie iniziali di otto cavalli ciascuna, per decretare i dodici finalisti pronti a contendersi la gloria su una distanza breve e incalzante: 1.600 metri. Nella finale, le posizioni si sono delineate subito con uno start esplosivo, ma l’esito è stato tutt’altro che scontato. È stato Dany Capar, sotto la guida impeccabile di Gocciadoro, a prendere subito l’iniziativa, mantenendo la testa della gara sin dalle prime battute, sfidando ogni tentativo di sorpasso. Un’avversaria ostica si è rivelata Akela Pal Ferm, con Antonio Di Nardo, per Montegiorgio, che ha resistito strenuamente, cercando in ogni modo di ripetere l’impresa dell’anno scorso.

La grinta di Dany Capar e la visione tattica di Gocciadoro hanno prevalso sull’esperienza del team di Montegiorgio e sull’assalto di Assia Luis, portacolori di Rapagnano, condotto in sulky da Giampaolo Minnucci, il driver di Varenne. Nonostante la forza degli avversari, Dany Capar è riuscito a restare saldo in testa fino al traguardo, facendo esplodere la gioia del team di Francavilla d’Ete e dei suoi sostenitori, presenti in gran numero sugli spalti del San Paolo. Accanto all’adrenalina della corsa, il Palio dei Comuni ha confermato il suo carattere di festa popolare e solidale, con un pomeriggio ricco di eventi che hanno attratto famiglie e visitatori da tutta la regione e oltre. La presenza Valentina Vezzali, la regina della scherma italiana, e la bellezza e la simpatia di Ofelia Passaponti, Miss Italia 2024, madrine dell’evento, hanno arricchito la manifestazione, contribuendo a creare un’atmosfera vivace e festosa.

La vittoria di Francavilla d’Ete suona quasi come un miracolo sportivo, eppure rappresenta anche l’anima stessa del Palio: ogni Comune, a prescindere dalle dimensioni e dalla fama, può conquistare la gloria in una giornata memorabile, spinto dal tifo e dal cuore. Dany Capar e Alessandro Gocciadoro consegnano così a Francavilla d’Ete un capitolo indimenticabile, portando a casa il trofeo e scrivendo una pagina di storia che verrà ricordata a lungo negli annali del Palio dei Comuni. Un premio molto importante e una grande soddisfazione. «Questa vittoria è il risultato di una partecipazione molto importante e un premio per la nostra città», commenta il primo cittadino di Francavilla, Nicolino Carolini.

Grande festa tra il comitato Palio di Francavilla. Sono arrivati di corsa e trafelati, tanta era l’emozione. Non avevano la forza di parlare. Anche Nicolino Carolini, sindaco di Francavilla, era emozionatissimo. Ha preso il Palio dall’onorevole La Pietra, sottosegretario di Stato al Ministero dell’agricoltura e della sovranità alimentare, che la mattina è intervenuto alla tavola rotonda “Il patrimonio agricolo ed alimentare regionale quale componente fondamentale del rilancio turistico, economico e culturale”, alla quale hanno partecipato figure di spicco come il Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione sisma 2016 Senatore Guido Castelli, il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e molti sindaci. Un momento di riflessione che ha unito istituzioni e comunità locali, segnando il valore sociale e culturale del Palio. Il Palio dei Comuni 2024 si chiude quindi con un nuovo campione e con una promessa: tornerà l’anno prossimo, pronto a regalare altre emozioni, altre storie, e la magia ineguagliabile del trotto. Il dettaglio dei 24 Comuni in gara: per la Regione Marche (in ordine alfabetico) Belmonte Piceno, Civitanova Marche, Corridonia, Falerone, Fermo, Francavilla d’Ete, Grottazzolina, Jesi, Loreto, Macerata, Magliano di Tenna, Montappone, Monte Urano, Montegiorgio, Montegranaro, Petritoli, Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio, Rapagnano e Servigliano. Da oltre i confini marchigiani Amatrice dal Lazio, Lanciano dell’Abruzzo ed Assisi e Gualdo Tadino dall’Umbria.

 

LA CRONACA DELLA BATTERIA FINALE

La pista ribolle di tensione mentre i cavalli entrano nei box per la finale del 36° Palio dei Comuni. Al segnale di partenza, è subito Dany Capar a prendere l’iniziativa, sfoderando una partenza bruciante che lo porta in testa in un batter d’occhio. Ma il primo segnale che la gara sarà combattuta si vede già alla prima curva: Callisto, guidato da Vincenzo Luongo, si piazza all’esterno con determinazione, mentre dalla coda del gruppo Oscar L. A., pancia a terra, sfila in terza corsia con un’aggressività che non lascia indifferenti.

Quando mancano ancora 400 metri, Callisto prova il primo attacco, incalzando Dany Capar che, però, difende con grinta la sua posizione. A questo punto, il ritmo in pista si fa tattico: Dany Capar allenta leggermente il passo, studiando l’avversario, ma Callisto rimane incollato, mentre inizia a farsi minacciosa anche la figura di Akela Pal Ferm, portacolori di Montegiorgio e guidato da Antonio Di Nardo, fresco del successo dell’anno precedente. Anche Assia Luis entra nella bagarre, con il talentuoso Giampaolo Minnucci, il driver che tutti ricordano alla guida di Varenne, che mantiene le posizioni esterne con uno sguardo da falco sulla testa della gara.

Agli ultimi 400 metri, Dany Capar prova a scappare, mettendo il turbo e cercando di allungare sul gruppo. Callisto, però, non molla di un centimetro e continua a mordere le caviglie, affiancato da Akela Pal Ferm all’interno, e Assia Luis sempre in agguato. La sfida ora è tutta tra Francavilla e Montegiorgio. Con la tensione al massimo, Dany Capar riesce a difendersi fino all’ultimo paletto, chiudendo ogni varco, mentre Callisto e Akela Pal Ferm lo incalzano furiosamente. Ed ecco l’urlo del pubblico: Francavilla trionfa con Dany Capar. Vittoria sudata, in un finale dove ha resistito con forza agli assalti di Callisto e di Akela Pal Ferm, quest’ultimo di Montegiorgio, che deve accontentarsi della seconda posizione dopo il successo dello scorso anno. Chiude il podio Rapagnano con Assia Luis, mentre il favorito Bengurion Jet di Civitanova, guidato dal giovane talento svedese Magnum Djuse, si deve accontentare del quarto posto, lasciando al pubblico il sogno di una rimonta sfumata sul più bello. Un Palio che resterà negli annali, con Francavilla che conquista la gloria, e un Dany Capar che si è rivelato insuperabile in una finale epica.

 

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