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Cavalcata dell’Assunta e Fermana, insieme. Maglia celebrativa simbolo della collaborazione…e non solo

FERMO - L’accordo consiste nell’ospitare i giocatori nelle sedi delle Contrade che, ogni volta che la Fermana gioca in casa, si succedono a turno. La Contrada ospitante donerà ai calciatori il proprio fazzolettone che verrà indossato in campo. Nelle sedi, i ragazzi potranno consumare il pranzo domenicale preparato dalle cucine di Contrada, trascorrendo il pre-partita in un ambiente familiare e rilassante.  

La Fermana e la Cavalcata dell’Assunta si stringono la mano per stabilire una collaborazione tra le due realtà. Nella giornata di ieri è stata, infatti, presentata la nuova maglia celebrativa della squadra con il logo della Cavalcata.  

«L’amministrazione è molto contenta di questa collaborazione – ha detto l’assessore allo sport Alberto Maria Scarfini – la maglia con il logo Cavalcata è per noi fermani un grande motivo d’orgoglio e rappresenta il punto di contatto tra i due contenitori con più potenza aggregativa della città». «Prende il via una collaborazione che non era mai esistita prima – fa eco il Sindaco di Fermo Paolo Calcinaro – la Fermana e la Cavalcata dell’Assunta si omaggiano a vicenda, è un grande orgoglio».  

L’accordo consiste nell’ospitare i giocatori nelle sedi delle Contrade che, ogni volta che la Fermana gioca in casa, si succedono a turno. La Contrada ospitante donerà ai calciatori il proprio fazzolettone che verrà indossato in campo. Nelle sedi, i ragazzi potranno consumare il pranzo domenicale preparato dalle cucine di Contrada, trascorrendo il pre-partita in un ambiente familiare e rilassante.  

Il direttore generale della Fermana Federico Ruggeri rivolge un primo ringraziamento a Emiliano Foglini e Marco Catalano: «Sono loro che hanno dato il via a questa collaborazione che rappresenta anche una soluzione alle difficoltà della società, aiutandoci a risparmiare circa 15mila euro all’anno». Ma è proprio questa stagione difficile, spiega Ruggeri, che ha portato la Fermana a radicarsi sempre di più sul territorio, e di conseguenza a ricevere nuove sponsorizzazioni e aiuti dalle aziende.  

«Con questa unione entriamo a far parte sempre di più della storia della città – fa eco il socio Gianfilippo Simoni – vogliamo, come Fermana, aprirci alle opportunità che la città ci offre e per questo ringraziamo la Cavalcata e tutti coloro che ci sostengono».  

Risponde il vicepresidente della Cavalcata dell’Assunta Roberto Montelpare: «La Cavalcata è la manifestazione regina della città e in quanto tale vuole creare un legame con le altre realtà fermane all’insegna dell’aggregazione». «La Fermana e la Cavalcata tengono alto il nome di Fermo – sottolinea il vicepresidente Andrea Monteriù – con la Fermana condividiamo degli obiettivi fondamentali come quelli di far conoscere la città in giro per l’Italia e nel mondo e di parlare a tutte le età in un senso comunitario». Monteriù si congratula con i dirigenti della Fermana per aver avuto il coraggio di esporre le difficoltà: «È nel buio che si vedono le stelle, la Cavalcata vuole essere una di quelle e illuminarvi la strada». Il ringraziamento più sentito va alle Contrade che hanno dimostrato la propria umanità aprendo le porte delle sedi ai giocatori. 

Prende la parola Emiliano Foglini, Priore di Campolege, che per primo ha sostenuto questo connubio: «La Cavalcata e le Contrade sono una cosa molto seria, non ci impegniamo solo d’estate ma tutto l’anno intervenendo anche nel sociale. Tutti i Priori hanno accettato di buon grado di offrire un aiuto alla Fermana, per noi tifosi vedere la squadra che entra nelle nostre sedi è una grande emozione».  

Come omaggio da parte della Fermana, è stata creata una maglia celebrativa con il logo della Cavalcata che i giocatori indosseranno già da questo mese: ad Avezzano il 24 novembre e poi a San Benedetto il 15 dicembre. La maglietta è stata mostrata in conferenza stampa alla presenza dei giocatori della Fermana Francesco Karkalis e Andrea Bianchimano. Saranno stampate solo maglie da gioco, che verranno  donate poi alle Contrade e alle istituzioni. Le restanti verranno messe all’asta per beneficenza. 


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