Riceviamo e pubblichiamo
“Dedicato al personale “tutto” del reparto di Medicina dell’ospedale di Amandola (a Fermo).
Preghiera dell’anziano. Benedetti quelli che mi guardano con simpatia, benedetti quelli che comprendono il mio camminare stanco. Benedetti quelli che parlano a voce alta per minimizzare la mia sordità, benedetti quelli che stringono con calore le mie mani tremanti. benedetti quelli che si interessano della mia lontana giovinezza, benedetti quelli che non si stancano di ascoltare i miei discorsi già tante volte ripetuti. Benedetti quelli che comprendono il mio bisogno di affetto. Benedetti quelli che mi regalano frammenti del loro tempo, benedetti quelli che si ricordano della mia solitudine, benedetti quelli che mi sono vicini nella sofferenza. Beati quelli che mi rallegrano gli ultimi giorni della mia vita, beati quelli che mi sono vicini nel momento del passaggio. Quando entrerò nella vita eterna mi ricorderà di loro presso il Signore Gesù Cristo.
Io tutto questo l’ho trovato per tutta la durata del mio ricovero in questo reparto. Vi sarò riconoscente per sempre. Tanto poté la medicina e le cure, mai tanto quanto il vostro affetto e la vostra “Umanità”.
Riccardo (si omette il cognome del paziente, riportato nella lettera, a tutela della privacy)
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