Con l’inizio del nuovo anno scolastico, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute ‒ d’intesa con il Ministero della Salute ‒ ha avviato una campagna di controlli a livello nazionale volta alla verifica del rispetto dei requisiti previsti dalla normativa di riferimento nel settore della ristorazione all’interno degli istituti scolastici.
I CONTROLLI NELLE MARCHE
Relativamente alla regione Marche, sono stati effettuati 19 controlli presso altrettante mense scolastiche.
«Sette in provincia di Ancona, dove – si legge nella nota dei Nas – sono state accertate due violazioni amministrative per un totale di 4.000 euro per mancata applicazione delle procedure previste nel manuale di autocontrollo Haccp. Contestualmente 4 gestori sono stati segnalati all’Autorità Sanitaria in quanto presso i locali sono state accertate inadeguatezze igienico sanitarie. Sei in provincia di Macerata, da cui è scaturita una sola segnalazione all’Azienda Sanitaria Territoriale per inadeguatezze igienico sanitarie. Una in provincia di Fermo, risultata non in regola per la sussistenza di inadeguatezze igienico sanitarie;
Tre in provincia di Pesaro – Urbino ove a carico di due gestori sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di Euro 3000 stante la presenza di non conformità igieniche e la mancata applicazione delle procedure previste nel manuale di autocontrollo Haccp. Le predette due mense sono state altresì segnalate alla Autorità Sanitaria per le inadeguatezze igienico sanitarie riscontrate. Due mense scolastiche controllate in provincia di Ascoli Piceno sono risultate in regola».
«Relativamente alle inadeguatezze – aggiungono gli specialisti dell’Arma – si tratta di piccoli inconvenienti igienico-sanitari (danneggiamento delle guarnizioni dei frigoriferi, rottura delle zanzariere, mancanza delle soluzioni di continuità dei pavimenti, presenza di muffa o umidità ed altre) che vengono riscontrati a seguito dei controlli sia nei locali sia sulle attrezzature. Si tratta di violazioni facilmente sanabili, segnalate ai sensi dell’art. 6 comma 7 del Dlgs. 193/2007 all’Autorità Sanitaria competente, che provvede ad emanare provvedimenti prescrittivi per la loro risoluzione entro un determinato periodo. Le non conformità si riferiscono a più gravi carenze igienico sanitarie, rilevate ai sensi dell’art. 6 comma 5 del Dlgs suddetto, e punite con sanzioni amministrative da 500 ad 3000 euro. Nei casi più gravi l’Autorità Sanitaria competente può disporre la sospensione dell’attività. Le violazioni al manuale Haccp sono sanzionate dall’art. 6/8 comma del medesimo Decreto Legislativo e riguardano la mancata applicazione delle procedure per la salvaguardia della sicurezza e dell’igiene alimentare che ciascun gestore si determina in autocontrollo. La sanzione prevista per tale infrazione va da un minimo di 1000 ad un massimo di 6000 euro».
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