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Scuola, “sprechi zero” nelle mense. Lanciotti (Sgds): «Rivoluzione nel servizio refezione»

PORTO SAN GIORGIO - Una rivoluzione la definisce Giovanni Lanciotti presentando il nuovo organigramma del servizio refezione gestito dalla Sgds Multiservizi. Ma anche e soprattutto le novità che interessano il sistema di approvvigionamento delle materie prime grazie alla scelta di fornitori a km zero, aziende biologiche e locali, tanto per la carne bianca quanto per quella rossa, e l'individuazione di un pastificio targato Porto San Giorgio. Sono solo alcune delle novità presentate oggi in conferenza stampa dall'amministratore della municipalizzata, Giovanni Lanciotti.

di Sandro Renzi

Una rivoluzione la definisce Giovanni Lanciotti presentando il nuovo organigramma del servizio refezione gestito dalla Sgds Multiservizi. Ma anche e soprattutto le novità che interessano il sistema di approvvigionamento delle materie prime grazie alla scelta di fornitori a km zero, aziende biologiche e locali, tanto per la carne bianca quanto per quella rossa, e l’individuazione di un pastificio targato Porto San Giorgio. Sono solo alcune delle novità presentate oggi in conferenza stampa dall’amministratore della municipalizzata, Giovanni Lanciotti.

Per cominciare i nomi di chi, in prima persona, si occupa del servizio: Pierangelo Olmi, lo chef che seguirà ancora per qualche altro mese questo processo di cambiamento, Francesca Menconi, responsabile del servizio refezione, Abdel Jalil, responsabile della cucina e la nutrizionista Laura Calza che si occupa dei menù dei ragazzi e degli alunni che usufruiscono di diete speciali. «Tutto questo nasce da una rivoluzione fatta nell’ultimo anno grazie a tre concorsi per assumere cinque persone in cucina, due quelle confermate dalla precedente gestione tramite le agenzie di lavoro interinale. Poi il concorso relativo alle sporzionatrici, oggi ne abbiamo cinque, e infine l’addetto al trasporto dei pasti» spiega Lanciotti confermando che le diete speciali hanno sempre un occhio di riguardo. L’acquisto delle materie prime è stato fatto puntando su aziende di qualità. E poi il progetto “sprechi zero”. Nelle nelle mense non ci sono più e dire che vengono serviti in media circa 600 pasti. «Il cibo che avanza sul piatto finisce al canile di Gazzoli con cui è stata fatta una convenzione, mentre con l’associazione Sirio 2006, che si occupa di difficoltà e disagio sociale, abbiamo fatto un’altra convenzione per recuperare il cibo non sporzionato che viene così distribuito ai cittadini che si trovano in uno stato di bisogno, segnalate dai servizi sociali del Comune. Il tutto all’insegna dell’anonimato». lanciotti che assicura: «In media una quindicina di pasti viene ritirata e distribuita».

Cambiato dunque il modo di realizzare i pasti e di fare cucina, ma anche di fare comunicazione. Si sta infatti studiando un’app all’interno della quale sarà possibile visionare il menù quotidiano servito agli alunni. «Massima attenzione per quello che concerne il servizio mensa da parte dell’Amministrazione -gli ha fatto eco l’assessore all’istruzione, Marco Tombolini- il riscontro da parte delle famiglie per quanto riguarda la diete speciali ad esempio è stato buono, segno che stiamo lavorando bene e nella giusta direzione». Un servizio sempre più in crescita, di pari passo con il tempo pieno, a sua volta una esigenza molto palesata dalle famiglie sangiorgesi. Il sindaco Valerio Vesprini ha ringraziato gli operatori del servizio mensa. «Si parla della salute dei nostri bambini e la Sgds sta facendo molti miglioramenti valorizzando anche nuove figure. Buttare il cibo non è moralmente accettabile ed il progetto “sprechi zero” è essenziale anche per ridurre i costi». Spese che pesano sul bilancio della società che però punta a pareggiare i costi in un anno.

 

 


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