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Il prof. Villanacci: «Giovani e imprese, le startup sono la via da seguire. Vi spiego perché»

AD ANCONA è in corso Start-An, serie di incontri per favorire lo sviluppo di nuovi progetti imprenditoriali, il docente e giurista: «Dalla cultura all'AI, ci sono praterie su cui investire»

Il professor Gerardo Villanacci

Trasformare un sogno, un’idea progettuale in startup. Se ne sta parlando ad Ancona, con tre giorni di dibattiti ed ospiti autorevoli a Start-An, rassegna nata per far dialogare creatività giovanile ed esperienza nel mondo del business. Numerosi i partner istituzionali, tra Comuni (Ancona, Maiolati Spontini, Sassoferrato), Camera di Commercio delle Marche, Anci ed il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei ministri.

Ha aperto il programma, ieri pomeriggio, un confronto tra giuristi e giornalisti incentrato sui segni distintivi dell’impresa nelle startup per l’economia. Un positivo momento di dibattito, come sottolinea il prof. avv. Gerardo Villanacci, docente all’Università Politecnica delle Marche e  presidente del Consiglio superiore dei Beni culturali e paesaggistici, qui nelle vesti di coordinatore dell’incontro. «Non c’è dubbio che l’argomento interessi tutta la regione – spiega il giurista – Credo che questi momenti siano un’interessante opportunità per collegare le imprese a giovani interessati ad avviare un’attività e sviluppare un progetto. D’altra parte l’implementazione dei rapporti e dei contatti tra giovani e imprese è un’esigenza per un’economia competitiva. Queste giornate, analizzando gli strumenti a disposizione e il quadro normativo, facilitano la realizzazione di tale collegamento».

La startup d’impresa è, secondo il professor Villanacci, «uno dei principali modi,  se non l’unico, che ha a disposizione un giovane per entrare nel circuito imprenditoriale e concretizzare un’idea. Negli Stati Uniti esistono già dagli anni ’90, in Italia sono arrivate più recentemente e una prima regolamentazione legislativa risale al 2012. La startup è una struttura societaria semplificata, con una regolamentazione meno stringente e dei vantaggi fiscali. Inoltre, proprio in questi giorni è stata approvata una nuova normativa che ha regolamentato e favorito l’avvio di nuove realtà caratterizzate da innovatività. Le tre giornate di Start-An sono una sorta di festival delle nuove idee imprenditoriali, per fornire ai giovani spunti e strumenti».

Il professor Villanacci vede molteplici prospettive, in più campi, per sviluppare proposte innovative. «Le opzioni possono essere diverse. Penso in primo luogo alla cultura, le Marche sono una sorta di grande museo a cielo aperto e in quest’ambito vedo una prateria di  opportunità. Penso ad esempio a modalità avanzate per la messa in rete dell’enorme patrimonio culturale, come i teatri della nostra regione. Ma anche nel campo digitale le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale aprono scenari davvero interessanti. Una startup permette di realizzare proposte imprenditoriali a costi contenuti e le università possono essere un partner qualificato per concretizzare una buona idea».

P.Pier.


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