«La situazione nella sanità fermana continua il suo lento ed inesorabile deterioramento, andando oltre le lettere di trionfale efficienza e le conferenze stampa della direzione generale Ast, il contesto è in peggioramento. Sono evidenti i segnali di allarme delle associazioni di categoria che denunciano la mancanza di direttori di struttura e di personale. In primis al pronto soccorso, oramai tenuto in piedi con dedizione da un facente funzione che si trova impegnato insieme al suo staff in continue situazione di pressione e di mancanza di risorse. Non ultimo è notizia di questi giorni le dimissioni della Primaria della Rianimazione del Murri, Luisa Cola; creando così un’ulteriore gap nel settore urgenza dell’ospedale». E’ quanto sostiene il consigliere comunale Pd di Fermo, Paolo Nicolai.
«Possibile che nella politica territoriale nessun apicale di maggioranza provi preoccupazione? Stiamo perdendo pezzi nella sanità fermana con il rischio di non poter invertire la tendenza. Ad aprile di quest’anno dopo un nostro (gruppo Pd) ordine del giorno è stato convocato il consiglio comunale aperto nella Città capoluogo per discutere di sanità territoriale. Non neghiamo che ne siamo usciti sconfortati dalle risposte dei vertici regionali, che hanno di fatto sconfessato il documento presentato da tutti i consiglieri comunali, rigettandolo. Dopo sette mesi la situazione non è migliorata e le luci non si vedono. Credo sia importante che il presidente della commissione sanità comunale Nicola Lucci, che si è comportato sempre in modo impeccabile, debba provvedere ad una convocazione urgente di questa con un odg ben definito. Cerchiamo di riempire il vuoto politico che troppi amministratori e sindaci stanno lasciando».
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