di redazione CF
Sul totale dei 4.956 incidenti registrati nelle Marche, nel 2023, 527 si sono registrati nel Fermano. Nello stesso anno, nella nostra provincia sono stati quattro i decessi e 764 i feriti. Questi, in estrema sintesi, i dati emersi dal report dell’Istat con il Focus di Statistiche.
Rispetto all’anno precedente si registra, fortunatamente, una flessione. Nel 2022, infatti, gli incidenti sono stati 545 e ben 7 i decessi con 772 feriti.
L’Istat, per la nostra provincia ha registrato una variazione sui decessi (tra il 2023 e il 2019) di -60% e di – 71,4% tra il 2023 e il 2019. Il tasso di mortalità nel 2023 è del 2,4.
«L’anno 2023 – si legge nel report Istat – è caratterizzato da una stabilizzazione nella mobilità rispetto al 2022, anno nel quale era stato rilevato un netto incremento, in termini di spostamenti registrati, rispetto al periodo delle fasi più acute della pandemia. Sul fronte dell’incidentalità stradale si registra, a livello nazionale, un lieve miglioramento per il numero delle vittime rispetto all’anno precedente (-3,8%); in controtendenza aumentano incidenti (+0,4%) e feriti (+0,5%), seppur in maniera contenuta.
Nelle Marche, nel 2023, si sono verificati 4.956 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 89 persone e il ferimento di altre 6.727. Rispetto al 2022 aumenta leggermente il numero degli incidenti (+0,1%) e dei feriti (+1,0%) mentre diminuiscono le vittime (-2,2%)
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Nel 2023 il maggior numero di incidenti (3.410, il 68,8% del totale) si è verificato sulle strade urbane, provocando 32 morti (36,0% del totale) e 4.356 feriti (64,8%). Rispetto all’anno precedente i sinistri restano sostanzialmente stabili sulle autostrade e diminuiscono sulle strade urbane (-1,9%) mentre sulle altre categorie di strada si verifica un incremento (+5,4%). Gli incidenti più gravi avvengono sulle autostrade (8,2 decessi ogni 100 incidenti) e sulle altre strade (3,1 decessi ogni 100 incidenti).
Sulle strade urbane il 47,0% dei sinistri stradali si verifica nei pressi di un rettilineo, percentuale che sale al 52,8% sulle strade extraurbane. In ambito urbano gli incidenti che avvengono lungo un incrocio rappresentano il 22,8% del totale, seguono quelli che si verificano nei pressi di una intersezione (12,1%), di una curva (9,1%) e di una rotatoria (7,1%). Lungo le strade extraurbane il 24,8% degli incidenti si verifica in curva, l’8,3% nei pressi di un incrocio e l’8,0% nei pressi di un’intersezione.
Nel periodo gennaio-aprile si sono registrati nelle Marche 1.333 incidenti (26,9% del totale) mentre tra maggio e settembre, in coincidenza del periodo di maggiore mobilità per vacanze, se ne contano 2.420 (il 48,8% di quelli avvenuti durante l’anno), in cui hanno subito lesioni 3.236 persone (48,1%) e 41 sono decedute (46,1%). I mesi più critici sono stati luglio e agosto, con rispettivamente il 12,2% e il 10% degli incidenti. A giugno si è registrato il 13,5% delle vittime della strada (Figura 5).
L’81,1% degli incidenti ha avuto luogo tra le 8.00 e le 21.00 ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nella fascia oraria tra le 6.00 e le 7.00 (6,7 morti ogni 100 incidenti) e tra le 5.00 e le 6.00 e le 01.00 e le 02.00 (3,4 morti ogni 100 incidenti), valori superiori rispetto al resto della giornata (Figure 6 e 7). Il venerdì e il sabato notte si concentrano il 45,0% degli incidenti notturni, il 73,3% delle vittime e il 46,3% dei feriti. L’indice di mortalità dei soli incidenti notturni è pari a 2,4 decessi ogni 100 incidenti. Il venerdì notte registra il valore più elevato (4,7)».
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