«Governo e Regione non ignorino la domanda di sicurezza che arriva dal Fermano» L’appello di Cesetti (Pd)

Fabrizio Cesetti

«Governo nazionale e giunta regionale non ignorino la domanda di sicurezza che proviene dal Fermano». E’ il monito del consigliere regionale del Pd, Fabrizio Cesetti in occasione della Giornata mondiale in memoria della vittime della strada.

«Auspico che la Giornata mondiale in memoria della vittime della strada possa rappresentare un momento di riflessione per il governo nazionale e anche per la nostra giunta regionale. Spero sia soprattutto un’occasione di riflessione sulle dichiarazioni, totalmente condivisibili, rilasciate in questi ultimi giorni dal Sindacato autonomo di polizia circa l’impellente necessità di assegnare un congruo numero di agenti agli organici drammaticamente sottodimensionati della polizia stradale di Fermo e al distaccamento di Amandola. Anche perché, se la coperta del personale continua a rimanere corta, costringendo le diverse sezioni a una sovrapposizione di ruoli e a una commistione di funzioni, come avviene spesso quando le volanti impegnate nel controllo del territorio sono obbligate a intervenire in caso di incidenti, diventerà sempre più difficile garantire la sicurezza dei cittadini, sia quella stradale che quella derivante dal contrasto alla criminalità. A ciò aggiungo che è arrivato il momento di dare risposte anche agli operatori che, a costo di grandi rischi e sacrifici, quotidianamente si adoperano nelle strade per far rispettare la legge. I ringraziamenti e gli elogi che il centrodestra è abituato a elargire loro a piene mani devono essere seguiti e sostanziati da fatti, altrimenti è solo ipocrisia».

«Francamente mi dispiace – afferma Cesetti – che nell’ultima seduta del consiglio regionale i toni del confronto con il vicepresidente Saltamartini si siano un po’ accesi. Come ho già detto, riconosco a Saltamartini il merito di aver favorito l’approvazione delle proposte da me avanzate con varie mozioni in questi quattro anni per sollecitare il Ministero dell’Interno a colmare le gravi carenze di personale nelle forze dell’ordine. Penso, per esempio, a quelle riguardanti l’istituzione di un presidio fisso di polizia a Lido Tre Archi, il progetto sperimentale per il controllo permanente del territorio nei Comuni di Fermo, Civitanova Marche e Porto Sant’Elpidio, e la costruzione di un protocollo per la sicurezza integrata tra le Prefettura di Fermo e Macerata e i Comuni di Fermo e Civitanova Marche. Ma Saltamartini non può prendersela con me o con i colleghi della minoranza se il governo Meloni ha costantemente disatteso le risoluzioni votate dall’Assemblea legislativa delle Marche. D’altra parte, l’ho ricordato in aula, lo stesso Ministro Piantedosi, durante la sua recente visita nelle Marche, si è ben guardato dal chiedere un incontro alla prefettura e alla questura di Fermo, nonostante i dati del suo stesso Ministero fotografino una situazione piuttosto complicata che vede la nostra provincia al 58esimo posto nella classifica nazionale dei reati commessi e denunciati, peggior risultato di tutta la regione. Questo comportamento significa essere indifferenti a problemi che preoccupano moltissimo le nostre comunità, vista la crescita di episodi criminali sempre più gravi».

«Sto con coloro – conclude Cesetti – che sono profondamente convinti che questi temi non abbiano colore politico. Destra e sinistra non possono assolutamente dividersi sulla sicurezza dei cittadini. Con questo spirito ho costruito le varie proposte per il Fermano che il consiglio regionale ha trasformato in impegni precisi. Ora, però, sta alla giunta regionale adoperarsi con il governo Meloni affinché tali proposte vengano realizzate».

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