Riceviamo dal sangiorgese Gianluigi Rocchetti e pubblichiamo:
«Circola in città la voce secondo cui si sta pensando di vendere Rivafiorita per non si quale non meglio specificata operazione. Allora dico io: ancora una volta si farebbe scempio dei beni comunali in merito, se così fosse, a scelte scellerate che conseguono se portate avanti. Invece di cercare di recuperare i fasti del passato, li alieniamo e li facciamo dimenticare alle nuove generazioni. Perché non vendiamo l’edificio comunale e tutta l’area annessa e connessa e con il ricavato non la recuperiamo Rivafiorita e magari riacquistiamo Villa Pelagallo….?! Con il resto dei denari poi si potrà mettere mano al problema viario della città con nuove asfaltature e nuova segnaletica orizzontale e soprattutto verticale. Per la sistemazione della casa del popolo e della mensa, in caso di vendita sarebbe un gioco da ragazzi affittare un capannone a Santa Vittoria, il rione, non “in Matenano”, visto che oramai “è tutto in cloud” ha detto il dirigente sangiorgese. Ha ancora senso quell’edificio in prima fila mare, scomodo, anacronistico e soprattutto brutto?».
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