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Pace nel Pd: Bellomaria vicesegretaria. «Un centrosinistra ampio e inclusivo contro la finta filiera di Acquaroli»

VERSO LE REGIONALI - La candidata sconfitta delle ultime primarie affiancherà la segretaria Chantal Bomprezzi: una mossa per riunire il partito nella lunga volata verso le elezioni. «Da oggi siamo al lavoro per il lungo viaggio che ci porterà al governo». Sulla scelta del candidato, con Matteo Ricci che resta in pole: «Insieme individueremo il nome da proporre alla coalizione»

 

La segreteria regionale Pd

Il Pd serra le fila in vista della sfida per le regionali di settembre 2025. La direzione regionale del partito ha infatti dato l’ok a una piccola ma significativa novità: l’ingresso di Michela Bellomaria, candidata sconfitta da Chantal Bomprezzi alle ultime primarie del partito e uno dei fari della minoranza del partito, nella segreteria regionale con il ruolo di vicesegretaria aggiunta. Dopo le fibrillazioni dei mesi scorsi in seno al gruppo consiliare, la situazione all’interno dei dem sembra quindi volgere al sereno.

«Le Marche sono ferme – ha dichiarato Bomprezzi nella sua relazione – la politica regionale appare insipida, anonima, senza una direzione chiara, senza risposte concrete ai reali bisogni delle persone. Mentre le Marche soffrono, il governo Acquaroli è interessato esclusivamente ad elargire posti di potere e incarichi, con particolare attenzione agli amici romani».

In risposta a questo scenario, il Pd Marche si prepara a lanciare il suo progetto alternativo. Se con Matteo Ricci come candidato presidente non è ancora dato sapere, ma la spinta affinché sia l’ex sindaco di Pesaro il “frontman” della coalizione arriva da più parti. «Qui non si tratta solo di raccogliere consensi elettorali in vista delle elezioni regionali del 2025 – ha sottolineato Bomprezzi – ma di costruire un patto con la comunità. Dobbiamo creare una coalizione inclusiva e ampia, secondo un nuovo ed originale modello di partecipazione politica da contrapporre all’oramai fallita filiera di destra: sin dalla mia elezione abbiamo coinvolto in molteplici iniziative esponenti e rappresentanti di altre forze politiche che non appoggiano il governo Acquaroli: allo stesso modo, ho accolto favorevolmente gli inviti estesi da queste ultime. Abbiamo la responsabilità di essere il perno attorno a cui costruire un’alternativa che sappia guardare dalla sinistra al centro, senza rinunciare ai nostri valori ma mettendo al primo posto i problemi concreti dei cittadini».

Un passaggio importante in tal senso l’apertura a Bellomaria e l’allargamento della segreteria regionale ad altri componenti, oltre all’istituzione di una “Commissione programma” che sarà di ausilio nel portare a sintesi nel partito i contributi dei diversi tavoli tematici e finalizzata alla stesura del programma elettorale. «Oggi è un giorno di festa – esulta la segretaria regionale dem – oggi più che mai, non solo nella forma ma anche nella sostanza, il Pd Marche è di tutti, con un governo unitario che insieme costruirà il programma e che altrettanto unitariamente identificherà il proprio candidato presidente da proporre alla coalizione. Da questo momento siamo ufficialmente al lavoro per l’alternativa. Da qui partiamo per il lungo viaggio che ci porterà alla guida della Regione grazie alla partecipazione attiva di tutti, coinvolgendo la società civile, ascoltando le esigenze del territorio e facendole nostre. Abbiamo già in cantiere degli eventi tematici chiave pensati proprio per questo ambizioso scopo. Ciò in cui vogliamo distinguerci dalla destra del capo, dal pensiero unico e dalla finta filiera di partito, è un centrosinistra delle comunità, della pluralità, del collettivo. Aperto, inclusivo, umile, capace di ascoltare, di mettersi in discussione, curioso di imparare. Questa sarà la nostra ricetta vincente per cucinare l’alternativa».

 


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