PERUGIA – Al PalaBarton è testa-coda, con la Yuasa Battery seguita da un buon numero di supporters (ben oltre i 100) che si gode la possibilità e l’onore di sfidare i Campioni d’Italia in carica sul taraflex tricolore, pur nella consapevolezza di avere di fronte il match forse più difficile ed impari della stagione. Toccante il minuto di raccoglimento iniziale in onore del piccolo Gioele, tragicamente scomparso nei giorni scorsi in una frazione di Perugia in un incidente domestico.
Coach Lorenzetti non conosce la parola turn-over ma può concedersi il lusso di far riposare campionissimi del calibro di Loser e Plotnytskyi dopo l’impegno infrasettimanale di Champions. Dentro dunque Giannelli in regia con Ben Tara opposto, Ishikawa e Semeniuk in banda, Solè e Russo centrali con Colaci libero. Risponde Grottazzolina con Zhukouski in diagonale al rientrante Petkovic, Antonov e Tatarov ad agire da posto quattro, Demyanenko e Comparoni al centro e Marchisio a dirigere le operazioni di seconda linea. Inizialmente in panca Fedrizzi, con Mattei indisponibile schierato da secondo libero.
IL TABELLINO
SIR SUSA VIM PERUGIA 3: Piccinelli (L2) ne, Candellaro 1, Zoppellari ne, Cianciotta ne, Giannelli 7, Herrera ne, Loser ne, Ben Tara 11, Solè 7, Colaci (L1) 80% (40% perf.), Ishikawa 18, Semeniuk 12, Plotnytskyi ne, Russo 7. All. Lorenzetti
YUASA BATTERY GROTTAZZOLINA 0: Zhukouski, Antonov 4, Cubito 1, Vecchi, Demyanenko 3, Mattei (L2), Comparoni 3, Petkovic 10, Fedrizzi 1, Marchiani, Cvanciger ne, Tatarov 4, Schalk ne, Marchisio (L1) 58% (33% perf.). All. Ortenzi
ARBITRI: Salvati e Zavater (Pazzaglini), video check Nampli
PARZIALI: 25-8 (20’), 25-17 (25’), 25-17 (25’)
NOTE: Perugia: 13 errori in battuta, 4 ace, 11 muri vincenti, 63% in ricezione (46% perf), 63% in attacco. Grottazzolina: 9 errori in battuta, 1 ace, 2 muri vincenti, 48% in ricezione (23% perf), 30% in attacco. Mvp Ishikawa, spettatori 3458
LA CRONACA
La partenza vede subito due errori consecutivi al servizio per Grottazzolina, Russo mura Demyanenko per il primo break 3-1, lo stesso canadese mura Ishikawa prima che la Sir prenda il largo portandosi addirittura sul 11-2 grazie al turno al servizio dello stesso Russo ed al muro granitico di Solè. Giannelli, per l’occasione con il baffo insieme a Semeniuk in onore del Movember (movimento globale che si svolge ogni novembre con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e raccogliere fondi per la salute maschile), smista a dovere per i suoi, fatica invece oltremodo la Yuasa a mettere palla a terra e Perugia dilaga, 18-5 con Ishikawa in pipe. Dentro Fedrizzi per Tatarov per provare a riaccorciare il gap sfruttando il servizio della banda trentina, ma la Sir è un rullo compressore e ad ogni turno di servizio allunga fino al 25-8 finale che si commenta da sé.
Lo spettacolo sino a questo momento è più sugli spalti che non in campo, con i Sirmaniaci che al solito spingono tanto, e gli Skapigliati che comunque si fanno sentire tra i 3458 presenti. Grottazzolina prova ad arginare lo strapotere perugino aggrappandosi a Petkovic, che pur non al meglio con due attacchi accorcia dal 6-2 al 7-5. Gestisce con superficialità le free ball la squadra marchigiana, la lunga azione del 12-8 la chiude Russo in primo tempo ed il gap è ripristinato. Ben Tara picchia duro, Semeniuk stringe un diagonale chirurgico sui tre metri ed è 15-10. Fedrizzi rientra per Tatarov ma il muro di Perugia lo marca stretto e sul 20-12 coach Ortenzi ferma il gioco. La Sir non ha punti deboli, magia di Giannelli per il 23-14 di uno smarcato Ben Tara, che si ripete poi nel punto successivo prima del mani out di Semeniuk per il 25-17 finale.
Nel terzo set Fedrizzi subito dentro in casa Yuasa per Tatarov, invariato il resto degli attori in campo, l’azione del 3-0 Sir è lunga ma un dettaglio denota la differente caratura tecnica delle due formazioni, ovvero la gestione delle ricostruzioni su difesa del palleggiatore: Perugia mette sempre in condizione i propri attaccanti di schiacciare, la Yuasa no. Il gap si mantiene costante fino al muro di Ben Tara per il 7-3, prova a difendere Grottazzolina ma non riesce a ricostruire e per la Sir è tutto fin troppo facile. Ace di Comparoni per il 11-9, sul 14-10 Ortenzi cambia la diagonale inserendo Marchiani e Tatarov ma Russo pesca un ace sulla linea. Ishikawa è immarcabile (chiuderà da Mvp con 18 punti, il 71% in attacco ed un ), sul 17-12 dentro anche Vecchi e Cubito, nell’impossibilità di impensierire gli umbri coach Ortenzi concede spazio a tutti i reduci della passata trionfale stagione che ha consentito a Grottazzolina di potersi confrontare con i Campioni d’Italia in carica. Lorenzetti dà spazio a Candellaro, Semeniuk per il 20-14 in lungolinea e primo punto in Superlega per Cubito, con un primo tempo anticipatissimo e molto festeggiato dai compagni. Poco altro da raccontare fino al 25-17 finale, onestamente enorme il gap fisico e tecnico rispetto al super team umbro costruito dal presidente Sirci.
Alla Yuasa non rimane altro che godersi la quantità di supporters che nonostante tutto hanno voluto seguirla nel capoluogo umbro, e pensare subito alla prossima importantissima sfida interna con Cisterna con l’obiettivo dichiarato di battagliare maggiormente contro una formazione comunque molto forte, ma certamente più alla portata.
LE DICHIARAZIONI
Non si nasconde coach Ortenzi nel fare la disamina di un match difficile, forse il più difficile sin qui disputato dalla Yuasa Battery in Superlega, anche e soprattutto per la qualità tecnica di un organico, Perugia, davvero indiscutibile e poco ‘giocabile’.
“Siamo partiti troppo timorosi. Nei primi 10 punti abbiamo subito tre murate, di cui tre palloni potevamo coprirli. Poi Perugia ha fatto un gran livello di gioco sbagliando pochissimo, al servizio hanno spinto tanto ed è stato complicato rimanergli attaccati. Abbiamo fatto tanta fatica su attacco di palla alta, loro invece nei break point ce le hanno fatte pagare tutte. Nel secondo e nel terzo set abbiamo provato a rimanere in scia però alla fine il tema è stato sempre quello, noi in attacco abbiamo faticato a buttar giù la palla, soprattutto nei loro turni di servizio più continui. Dall’altra parte, invece, hanno avuto vita troppo facile”.
Vita facile dettata anche dal sapersele guadagnare le occasioni, grazie alla qualità tecnica indiscutibile dei giocatori in organico, probabilmente tra i più forti al mondo in ogni singolo ruolo. “Potevamo fare qualcosa di meglio, sicuramente – continua il coach fermano – soprattutto in attacco, ma torniamo a casa con la consapevolezza che non era questa la partita più adatta per fare punti, noi dobbiamo concentrarci su un altro livello, questo qua è un livello difficile da tenere per noi. Di questo match ci prendiamo il fatto che abbiamo rimesso dentro il campo un po’ Petkovic, ci serviva anche per quello e dobbiamo concentrarci sulle prossime”.
Guardare avanti, voltare immediatamente pagina, questo il diktat palesato dal saturday night sul campo dei campioni d’Italia. Una Yuasa che, peraltro e suo malgrado, è ormai abbonata a giocare il sabato, i sei turni nel solo girone di andata sono un record da questo punto di vista, circostanza tutt’altro che apprezzata dal club che da questo punto di vista si sarebbe aspettato una maggiore equità nella distribuzione degli anticipi. E, tanto per rimanere in tema, sempre di sabato il prossimo match, in programma il 23 novembre al PalaSavelli contro Cisterna, reduce ieri sera dalla brillante vittoria interna e con il massimo scarto contro Taranto. E coach Ortenzi sa quanto questo match sia importante, rispetto alla proibitiva trasferta di Perugia: “Noi adesso dobbiamo fare una buona settimana, in cui mettere ancora qualcosa in più nel nostro gioco per arrivare a sabato capaci di esprimere la nostra miglior pallavolo. Se lo faremo, in casa con Cisterna possiamo fare qualcosa di buono”.
E non sono mancati da parte del coach, ovviamente, ringraziamenti sull’aspetto più positivo della serata in terra umbra, ovvero i tanti tifosi venuti da Grottazzolina che si sono fatti sentire anche in un ambiente caldissimo come il PalaBarton, con quasi 3500 presenti. “In settimana mi è capitato di parlare con qualcuno dei ragazzi del tifo, è speciale avere comunque 150/200 persone che sono venute in trasferta con noi, nonostante la classifica e nonostante si giochi di sabato in un orario strano. Hanno voluto esserci in tanti, è un segno che comunque il nostro territorio ha capito che dobbiamo tenere duro, che non dobbiamo mollare, continuare a spingere e ad avere fiducia nel fatto che quando poi arriva il nostro momento dobbiamo essere lì e farci trovare pronti. Questo lo possiamo fare solo se rimaniamo tutti insieme, squadra, società e tifosi, con loro c’è un rapporto speciale, mi auguro che rimangano così perché è un valore aggiunto”.
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