«Apprendiamo dalla delibera di giunta 200 del 7 novembre che la nostra amministrazione ha concesso l’uso gratuito della sala polifunzionale del Gigli nei giorni 22/23/24 novembre 2024 per lo svolgimento della mostra fotografica “I volti della libertà”, con relativa conferenza di presentazione dell’evento in programma per sabato 23 novembre, dalle ore 18 alle ore 19,30. La concessione viene motivata con la dichiarazione che tale iniziativa “incrementa l’offerta culturale e sociale della Città, costituendo anche un fattore di richiamo e prestigio per Porto Sant’Elpidio”. Ma ne siamo proprio sicuri? L’iniziativa è organizzata dall’associazione Pyxis, che dai social apprendiamo essere nata durante il mese di novembre e il sospetto è che si sia costituita dopo aver chiesto l’autorizzazione al Comune per l’utilizzo del Gigli (richiesta protocollata il 17 ottobre 2024). Insieme all’associazione Pyxis, si occupa dell’organizzazione l’associazione Sol. Id. OdV, da cui provengono anche i relatori del convegno. Quest’ultima è collocabile nell’area politica di Casapound. Fa parte, infatti, di tutta quella galassia formata da associazioni e onlus con la quale il partito di estrema destra può concorrere a ricevere finanziamenti pubblici, presentarsi al pubblico con simboli e nomi diversi da quelli con cui sono conosciuti (…)». E’ quanto si legge in una nota stampa del circolo Pd di Porto Sant’Elpidio.
«La “Sol.Id,” in particolare, si presenta come una associazione “a vocazione caritatevole e umanitaria” ma è stata spesso accusata di nascondere dietro al suo impegno umanitario un supporto attivo a gruppi estremisti (…) dei paesi in cui interviene (…). Il libro stesso che verrà presentato il 23 novembre, “Ucraina, Trincea d’Europa”, ha come autore Filippo Castaldini, leader trentino di Casapound e membro di Sol.id. Ora le strade sono due: la prima, che la giunta comunale non fosse a conoscenza del sottobosco culturale dietro un’iniziativa del genere e fosse caduta nella svista di concedere un patrocinio? Difficile da credere. La seconda, forse più logica da pensare, è che una giunta di destra, anche per poter fare la propria piccola parte nel diffondere quella nuova “egemonia culturale” tanto cara al governo nazionale e a tutta la filiera (…), abbia deliberatamente scelto di patrocinare questo tipo di iniziativa. Ma date tutte le premesse fatte, ci chiediamo come un evento del genere, intriso di propaganda politica e idee che scorrono sempre borderline rispetto ai principi garantiti dalla nostra Costituzione, possa “incrementare l’offerta culturale e sociale della città”, come da loro scritto in delibera, tanto da garantirsi un patrocinio per la concessione di un luogo pubblico anche emblematico come il centralissimo Gigli. Patrocinio al quale ci opponiamo fermamente chiedendo che venga al più presto ritirato. Oltre a questo, abbiamo provveduto, per il tramite del senatore Francesco Verducci del Partito Democratico che ringraziamo, a presentare interrogazione parlamentare, per chiedere ai Ministri dell’Interno e della Cultura, quali siano le valutazioni dei rispettivi Ministeri in merito all’evento».
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