Nel corso della nottata appena trascorsa, intorno alle ore 3.30, durante un mirato servizio di controllo del territorio svolto da personale della Squadra Mobile della Questura insieme ai militari dell’Arma dei Carabinieri, è stata notata un’autovettura aggirarsi per le vie del centro di Porto San Giorgio con andatura sospetta.
La macchina, infatti, procedeva lentamente, addirittura arrivando a fermarsi in prossimità delle autovetture parcheggiate.
I poliziotti, sempre più insospettiti, hanno così deciso di seguirla fino alla zona industriale del comune di Porto Sant’Elpidio, dove ci sono importanti aziende del calzaturiero, e lì l’hanno fermata per procedere al controllo degli occupanti. A bordo del veicolo, cinque uomini, di età compresa tra i venti e i trent’anni, tutti pluripregiudicati con a proprio carico precedenti tra i quali ricettazione, porto abusivo di armi, possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli, installazione abusiva di apparecchiature atte ad intercettare, nonché destinatari di provvedimenti amministrativi tra cui fogli di via obbligatori da vari comuni del centro Italia.
Dal momento che i cinque non hanno saputo giustificare in alcun modo la loro presenza nel Fermano, sono stati sottoposti a perquisizione estesa poi anche all’auto. A seguito del controllo, gli agenti hanno rinvenuto abilmente occultate, in uno scomparto creato ad hoc nel vano portaoggetti, quattro centraline elettriche, due chiavi elettroniche, nonché un utensile modificato per adattarsi all’apertura di serrature.
Trattandosi di materiale utile all’apertura fraudolenta delle portiere di autoveicoli, i soggetti sono stati denunciati, in concorso tra loro, ai sensi degli artt. 707 c.p. e art. 4, L.110/75 ossia possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli. Il Questore di Fermo emetteva nei confronti di ciascuno ben cinque fogli di via obbligatori con divieto di ritorno dal comune di Porto Sant’Elpidio, per un periodo fino a quattro anni.
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