«Sulla sanità fermana Saltamartini dica la verità, ossia che in questi quattro anni, nella provincia di Fermo, è sprofondata. Tanto è vero che, un recente studio pubblicato da Italia Oggi, realizzato in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, pone il nostro territorio al terz’ultimo posto della classifica nazionale relativa alle prestazioni sanitarie, davanti soltanto alle province di Sud Sardegna e Vibo Valentia».
A dirlo è il consigliere regionale del Partito Democratico Fabrizio Cesetti, a margine del dibattito da lui sollevato con un’interrogazione per sollecitare alla giunta Acquaroli «l’adozione di provvedimenti immediati al fine di restituire piena funzionalità al reparto Emergenza-Urgenza dell’ospedale di Fermo e interrompere la drammatica fuga di medici».
«Saltamartini – afferma Cesetti – parla di grande attrattività delle strutture sanitarie del Fermano, ma dimentica che al Pronto soccorso del “Murri”, l’unico presente nella nostra provincia, il primario manca da due anni e a oggi il ruolo è ricoperto da un direttore facente funzioni. A lui non interessa che il personale del reparto Emergenza-Urgenza sia largamente sottodimensionato, situazione che provoca pesanti disagi al poco personale presente, costretto a lavorare con turni massacranti e sotto stress, nonché insopportabili disservizi agli utenti. L’assessore ignora pure la gravità delle dimissioni del primario di Anestesia e Rianimazione, che ha indebolito ulteriormente l’ospedale di Fermo. Saltamartini crede sia sufficiente ripetere a sé stesso e alla sua maggioranza la favola che nella provincia di Fermo la sanità va a gonfie vele per mascherare il disastro sanitario compiuto in questi quattro anni. Sembra di essere tornati alla campagna elettorale del 2020, quando proprio Saltamartini andava promettendo migliaia di assunzioni e la riapertura delle piccole strutture ospedaliere, di cui a oggi, ovviamente, non c’è traccia».
«Ma forse l’aspetto peggiore dell’odierno intervento in aula di Saltamartini – conclude Cesetti – è lo sconcertante tentativo di appropriarsi del merito dei nuovi ospedali di Fermo e Amandola. A Saltamartini ricordo che entrambe le strutture sono state decise, programmate e finanziate dalla precedente giunta regionale, di cui ero assessore al Bilancio. Saltamartini torni in sé: adotti i necessari provvedimenti per restituire credibilità, efficienza ed efficacia alla sanità fermana e mettere gli eccellenti professionisti di cui essa dispone nella condizione di operare al meglio, anziché organizzare passerelle per preparare il taglio dei nastri inaugurali agli ospedali voluti e finanziati dal centrosinistra».
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