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Omicidio in Valle d’Aosta, l’indagato fa scena muta davanti al Gip

AOSTA/FERMO - Il 21enne Sohaib Teima, si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del giudice. I legali difensori, Lucia Lupi e Igor Giostra, hanno partecipato all'udienza in collegamento streaming. Il 2 dicembre lo raggiungeranno a Torino per parlare con lui

Foto fonte Ansa

 

di Alessandro Luzi

Omicidio a La Salle, Sohaib Teima ha fatto scena muta davanti al gip. Oggi si è svolto l’interrogatorio presso il tribunale di Aosta. Il 21enne fermano ha partecipato in collegamento streaming. E’ gravemente indiziato di aver ucciso la sua ex compagna Auriane Nathalie Laisne, 22 anni, trovata morta il 5 aprile in una chiesetta diroccata a La Salle in Valle d’Aosta. Il ragazzo si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del giudice. I legali difensori, Lucia Lupi e Igor Giostra, anche loro hanno partecipato all’udienza in collegamento streaming. Il 2 dicembre saranno a Torino per parlare direttamente con il giovane. Infatti l’indagato si trova in custodia cautelare nel carcere Lorusso-Cotugno del capoluogo piemontese. Fino ad oggi gli avvocati non hanno mai avuto modo di incontrare il loro assistito. Non lo hanno mai ascoltato nemmeno telefonicamente.

Teima era stato estradato dalla Francia il 18 novembre, a seguito della sentenza della Corte di Appello del tribunale di Grenoble riguardo l’accusa di maltrattamenti. Il via libera all’estradizione era arrivato il 2 maggio dalla chambre d’instruction della Corte di Appello.

Una volta incontrato il ragazzo, i legali valuteranno se chiedere al giudice per le indagini preliminari la sostituzione della misura cautelare in carcere con l’arresto ai domiciliari. Secondo gli avvocati non esiste il pericolo di fuga dell’indagato. Intanto, a seguito della convalida dell’arresto, il giovane rimarrà in cella a Torino. Su di lui pende l’accusa di omicidio aggravato dalla premeditazione. Per questo era stato raggiunto da un mandato di cattura europeo. Teima era stato fermato a Lione l’11 di aprile dalla gendarmerie, per poi essere accompagnato nel carcere di Grenoble. Davanti alla magistratura francese doveva rispondere all’accusa di maltrattamenti, formulata a seguito della denuncia formulata dalla ex. Lì era stato condannato a 6 mesi di reclusione. La pena, confermata in secondo grado, è già stata scontata.

Ora è la magistratura italiana ad occuparsi dell’omicidio della 22enne. Secondo gli inquirenti sarebbe stato Teima a ferire mortalmente con un coltello la vittima. Dagli esami sul corpo della ragazza, il delitto sarebbe avvenuto tra il 26 e il 27 marzo scorsi. Sin dal momento del suo arresto, l’indagato ha negato di aver ucciso la 22enne francese. Intanto proseguono le indagini, coordinate dalla procura di Aosta, per ampliare il quadro probatorio e dare un nome e un volto all’assassino di Auriane Laisne.

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