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Un seduta congiunta e aperta dei Consigli provinciali di Ascoli e Fermo: la proposta di Cesetti (Pd) sulla vertenza Beko

IL CONSIGLIERE regionale presenta una mozione in consiglio  per chiedere l’applicazione della Golden Power: «Istituzioni, politica e società si adoperino per arginare lo strapotere delle multinazionali nel nostro territorio»

Fabrizio Cesetti

 

Sulla drammatica crisi apertasi a Comunanza e Fabriano dopo l’annuncio del piano industriale di Beko Europe che prevede il taglio di quasi 2000 posti di lavoro, di cui oltre 400 negli stabilimenti marchigiani, il consigliere regionale del Partito Democratico Fabrizio Cesetti ha presentato una mozione «per impegnare la giunta Acquaroli ad attivarsi nei confronti del governo italiano e dei ministeri competenti per pretendere l’applicazione della Golden Power e sollecitare l’avvio di un tavolo nazionale di confronto per ridefinire gli orientamenti strategici di Beko Europe sul suolo italiano».

 

«Qui tutti parlano di cosa si dovrebbe fare – spiega Cesetti – ma concretamente non si è ancora visto un atto che impegni la Regione Marche e il governo italiano a intraprendere l’unica soluzione realistica per costringere Beko Europe a ritirare questo folle e scellerato piano industriale che aprirebbe una crisi sociale spaventosa e ingestibile nei nostri territori, ovvero l’immediata applicazione della Golden Power.

Alle manifestazioni di scontata, ancorché necessaria, solidarietà verso i lavoratori, le loro famiglie e le comunità interessate, devono fare riscontro fatti concreti. Ciò è essenziale, affinché si eviti di ripetere gli errori del passato, quando il governo regionale, nel 2013, non solo era rimasto inerme, ma anzi aveva difeso il piano industriale presentato dalla Indesit Company per la riorganizzazione del gruppo che prevedeva la delocalizzazione e l’ampliamento delle attività produttive in Paesi low cost come Polonia e Turchia, e il drastico ridimensionamento di quelle italiane. Se oggi viviamo questo nuovo incubo, è anche perché allora la politica regionale si dimostrò troppo debole e compiacente, se non addirittura connivente, con chi dirigeva quella operazione».

 

Ma Cesetti lancia anche la proposta di una seduta congiunta e aperta dedicata alla crisi Beko dei Consigli provinciali di Fermo e Ascoli Piceno: «Sarebbe un gesto utile e opportuno – afferma il consigliere del Pd – non solo per manifestare solidarietà alla comunità di Comunanza e l’indignazione delle istituzioni nei confronti delle scelte assunte da Beko Europe, sprezzanti dei diritti dei lavoratori e del loro futuro, ma anche per iniziare a costruire quel fronte tra istituzioni, politica e società sempre più indispensabile per arginare lo strapotere delle multinazionali e dei fondi finanziari internazionali che vengono a saccheggiare e impoverire i nostri territori, lasciando dietro di loro stessi solamente un deserto industriale e tanta disperazione».

 


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