di Matteo Achilli (foto Pierpaolo Pierleoni)
Doveva essere riaperto a settembre il ponte sull’Ete Morto, con un’interdizione viaria che sta tenendo sotto scacco Casette d’Ete e non solo. Invece siamo alla terza settimana di novembre e tutto resta ancora bloccato, e chissà fino a quando. Un fine lavori che si dilata di giorno in giorno, con un paese sospeso, la politica che non dà risposte e gli automobilisti che devono armarsi di molta pazienza. In tanti questi giorni stanno scrivendo alla redazione di Cronache Fermane per segnalare le lunghe file che ormai da mesi si creano, soprattutto negli orari di punta, già lungo la “Mezzina” all’altezza dell’incrocio tra Montegranaro e Sant’Elpidio a Mare, dove è stato deviato gran parte del traffico.
«La situazione è brutta per noi pendolari, con disagi che durano ormai da cinque mesi. Prima dei lavori impiegavo meno di 40 minuti per andare a lavoro, ora ne impiego oltre cinquanta e spesso si sfiora l’ora di tempo. Questa mattina al semaforo nel bivio tra Montegranaro e Sant’Elpidio a Mare c’era oltre 1.5km di coda, qualcosa di assurdo per una strada che dovrebbe essere a scorrimento sostenuto. A volte c’è la polizia locale di Sant’Elpidio a Mare che manovra il semaforo e la fila scorre di più, in base anche a quale agente si trova in servizio. A volte però non c’è nessuno in servizio o si palesano quando ormai il disagio si è creato. Insomma, mentre i politici si scaricano la colpa a vicenda, noi rimaniamo fermi nel traffico in attesa di capire quando tutto questo disagio finirà».
I lavori intanto proseguono, ma ormai come purtroppo accade sempre più frequentemente, non è dato sapere quando finiranno. La speranza è che almeno per Natale i cittadini e i commercianti di Casette d’Ete possano ricevere in regalo un bel ponte transitabile e un traffico decisamente meno sostenuto.
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