di Laura Boccanera
Incendio di due furgoni a Civitanova, si segue la pista del dolo. Ci sarebbe la mano di qualcuno (questa l’ipotesi) dietro il rogo scoppiato ieri, intorno alle 20, di due furgoni di proprietà di una ditta parcheggiati in via San Luca, a poca distanza dal parco Cecchetti. I mezzi sono di un imprenditore del Fermano.
Ieri sera sono stati sequestrati i due veicoli e la Squadra mobile di Macerata, assieme al commissariato di Civitanova e alla Scientifica ha effettuato rilievi nella zona in cerca di elementi utili alle indagini.
Quella del dolo sembra la pista seguita dagli inquirenti. I mezzi erano fermi da un po’ lungo la via e da quanto emerge avrebbero preso fuoco contemporaneamente. Da chiarire cosa abbia innescato il rogo, al momento non sarebbero stati trovati inneschi.
Le indagini proseguono su più fronti: i furgoni, come detto, sono di proprietà di un imprenditore del Fermano Immediatamente dopo l’incendio, i veicoli sono stati posti sotto sequestro e la scientifica ha eseguito approfonditi rilievi sulla scena, alla ricerca di tracce utili.
Gli inquirenti stanno analizzando ogni dettaglio: dai residui lasciati dalle fiamme, per identificare eventuali acceleranti o strumenti usati per appiccare il fuoco, fino alle immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nell’area. Nella zona non ci sarebbero telecamere pubbliche e la polizia sta cercando se qualche videocamera privata abbia ripreso qualcosa.
Parallelamente, si stanno raccogliendo testimonianze da chi vive o lavora nelle vicinanze. Si punta a verificare se qualcuno abbia notato movimenti sospetti nei minuti o nelle ore precedenti il rogo. Le indagini sono volte soprattutto a valutare possibili motivazioni che potrebbero aver spinto qualcuno a compiere un simile gesto. Le autorità, per il momento, mantengono il massimo riserbo su eventuali sviluppi, evitando di sbilanciarsi sulle possibili cause.
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