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Polizia e Ast insieme contro la violenza sulle donne. Mattinata di sensibilizzazione al Murri

FERMO - La Questura di Fermo, guidata dal questore Luigi Di Clemente, è stata protagonista della mattinata di sensibilizzazione al Murri con la dirigente dell'Anticrimine, dr.ssa Maria Raffaella Abbate, e l'assistente capo coordinatore Laura Zaccari. «La mattinata (dalle 9 alle 13) aveva l'obiettivo, centrato, di diffondere quanto più possibile il messaggio che le donne non sono sole. E gli strumenti a loro tutela esistono. E' fondamentale segnalare e denunciare qualsiasi tipo di sopruso, subito»

«Iniziativa davvero lodevole ed efficace», «Non smettiamo di combattere la violenza sulle donne. Le istituzioni e i cittadini, insieme, possono fare la differenza. Complimenti agli organizzatori». Sono solo due delle dichiarazioni, riportate in una nota dell’Ast di Fermo, rilasciate questa mattina da alcune donne che hanno deciso di dialogare con la Polizia di Stato nel punto informativo allestito all’interno del reparto di Ginecologia dell’ospedale Murri. La Questura di Fermo, guidata dal questore Luigi Di Clemente, è stata protagonista della mattinata di sensibilizzazione al Murri con la dirigente dell’Anticrimine, dr.ssa Maria Raffaella Abbate, e l’assistente capo coordinatore Laura Zaccari. «La mattinata (dalle 9 alle 13) aveva l’obiettivo, centrato, di diffondere quanto più possibile il messaggio che le donne non sono sole. E gli strumenti a loro tutela esistono. E’ fondamentale segnalare e denunciare qualsiasi tipo di sopruso, subito» il punto della dirigente Abbate.

«Dopo l’opera di informazione di ieri, questa mattina, infatti – continuano dall’Ast – il dipartimento Materno-Infantile, guidato dal direttore Alberto Maria Scartozzi, su impulso del direttore generale Ast Fermo, dr. Roberto Grinta, e del direttore sanitario, dr.ssa Elisa Draghi, con la collaborazione del direttore della Pediatria, Veronica Albano, ha riservato una stanza alla Polizia di Stato per incontrare le donne, informarle sulle tutele esistenti contro qualsiasi tipo di violenza, sia fisica che psicologica. Consegnato anche del materiale informativo. All’iniziativa, organizzata dalla funzione organizzativa del reparto di Ginecologia, la dr.ssa Lucia Ercoli, hanno preso parte anche il direttore amministrativo Ast, dr. Massimo Esposito, il direttore sanitario, dr.ssa Elisa Draghi, quello delle professioni infermieristiche, dr. Renato Rocchi, il dr. Luca Polci e il dr. Fabrizio Santillo della direzione medico-ospedaliera, e l’Urp, referente la dr.ssa Sabrina Petrelli, che con Sara Amal e Valentina Marinelli (del servizio professioni sanitarie) ha distribuito del materiale informativo. Nel corso della giornata sono state effettuate anche visite ginecologiche con ecografia, rientranti nella programmazione dell’Ast in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne».

«Diverse le donne che si sono susseguite nel dialogo con la Polizia di Stato, con un successo dell’iniziativa ben al di sopra di ogni più rosea aspettativa. A contribuire alla riuscita dell’evento, probabilmente – specificano dall’azienda sanitaria fermana – il luogo raccolto e riservato, ricavato all’interno del reparto, ma soprattutto l’affabilità e la disponibilità della Polizia di Stato e del personale sanitario».


«Complimenti per l’iniziativa, anche molto ben organizzata – racconta F.G., all’uscita, nella nota Ast – ho scoperto aspetti normativi e di assistenza che non conoscevo. La donna è tutelata dopo la denuncia. Se avessi qualche conoscente in difficoltà, ora non esiterei ad aiutarla e a trasmetterle il messaggio che oggi mi è stato “consegnato” dalla Polizia e che ci rende tutti più sensibili. Non si smetta di parlare di questa piaga, ogni giorno. I dati sui femminicidi e sulle violenze mi fanno venire i brividi».

«Sono davvero contenta di aver potuto incontrare la Polizia di Stato in un ambiente così riservato, in cui noi donne ci sentiamo al sicuro. E’ stata davvero una bella iniziativa. E spero che si ripeta con sempre maggiore frequenza» le parole di O.G. dopo la chiacchierata con la Polizia di Stato, come specificato dall’azienda sanitaria.

 


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