Sempre più spesso negli ultimi anni si sente parlare della scuola come di un’azienda che, sotto la guida di un dirigente, deve “fare numeri”. Ma in chi sarebbero da identificare i numeri?
In tempo di orientamento (anche se il vero orientamento si fa durante tutto l’anno scolastico nelle classi) i numeri sono di sicuro le centinaia di studenti che le diverse scuole cercano di accaparrarsi come i pani al tempo del tumulto di San Martino.
Da novembre a gennaio studenti e genitori visitano scuole, assistono a laboratori, si confrontano con una infinita varietà di docenti pronti ad elogiare i meriti del proprio istituto, quello in cui il figlio o la figlia avrebbe la migliore preparazione.
Eppure orientare non è questo. Orientare vuol dire attivare l’insieme di attività e processi volti a guidare gli studenti nella scelta del percorso educativo e professionale più adatto alle loro capacità, interessi e aspirazioni; vuol dire supportare gli studenti nell’acquisire maggiore consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità, contribuendo a una scelta informata e positiva del loro futuro educativo e lavorativo.
Con l’intento di essere di concreto supporto in questo particolare momento di scelta dei ragazzi, i docenti del “Polo Urbani”(di Porto Sant’Elpidio, ndr) invitano gli studenti delle classi terze della Scuola Secondaria di Primo Grado ed i loro genitori a confrontarsi con loro nelle seguenti giornate di Scuola Aperta:
“Un maestro non è chi insegna qualcosa, ma chi ispira l’alunno a dare il meglio di sé per scoprire una conoscenza che già possiede nella propria anima”. (Paulo Coelho).
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