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Dieta Mediterranea tra tradizione, salute pubblica e risorsa economica. Il bilancio sul ciclo di eventi “Sano è buono”

PORTO SAN GIORGIO - Lunedì 25 novembre le conclusioni al teatro comunale, dove esperti del settore si sono confrontati con studenti ed imprenditori del territorio.

Stile di vita e benessere della regione Marche: con un convegno dedicato alla Dieta Mediterranea e al benessere si è concluso Sano è buono, una serie di appuntamenti promossi da Confartigianato che nei giorni scorsi ha animato Porto San Giorgio con talk, tavola rotonda  e una camminata urbana. Lunedì 25 novembre le conclusioni sono state al teatro comunale, dove esperti del settore si sono confrontati con studenti ed imprenditori del territorio. 

Il convegno, moderato da Nunzia Eleuteri, giornalista di Cronache Fermane e Cronache Picene, è stato «fortemente voluto e pensato per essere un focus sulle tradizioni e – rimarcano da Confartigianato – abitudini troppo spesso poco conosciute e stimolare gli imprenditori del settore ristorazione e agroalimentare a valorizzare un regime nutrizionale che è patrimonio da preservare».

Al centro, gli interventi cardine e attenti di esperti, che hanno dato molti spunti agli studenti dell’Iiss Carlo Urbani e agli imprenditori presenti. L’esordio è stato del giornalista e scrittore Adolfo Leoni che ha evidenziato come la Dieta Mediterranea sia «anche un gancio per raccontare il territorio, cogliendo gli aspetti più originali con la creazione di un circuito virtuoso tra mondo della salute, storia locale e turismo (a vantaggio, quindi, dell’economia)». Il dott. Lando Siliquini, presidente del Laboratorio Piceno della Dieta Mediterranea, ha preso in considerazione la funzionalità degli alimenti, ricordando che «il prodotto naturale genuino contiene princìpi attivi originali e senza contaminanti chimici residuati da processi di estrazione o sintesi, che gli permettono di essere alleati del sistema immunitario».

Il dott. Paolo Foglini, presidente del comitato scientifico della Dieta Mediterranea, è entrato nel dettaglio sulla storicità della dieta stessa, legando tradizione ed economica in un rito antico ma ancora attuale. Sergio Corradetti, presidente dell’associazione Anice verde di Castignano, ha parlato di una «produzione di valore come l’anice, che contraddistingue il centro Italia», mentre gli chef Enrico Mazzaroni (ristorante Il Tiglio) e Alessandro Pazzaglia (cuoco e Senatore Federazione Italiana Cuochi) hanno portato la loro testimonianza. 

L’evento ha visto i saluti istituzionali dell’assessore regionale Andrea Maria Antonini, dell’assessore comunale Giampiero Marcattili e del segretario generale Confartigianato Giorgio Menichelli, con l’assessore Antonini che ha fatto il punto sulle leggi regionali “Marche terra del benessere” e “Promozione e valorizzazione delle ricette e dei menù della cucina marchigiana”, spiegando come convegni come questo siano «di grande aiuto: valorizzare il mangiare sano tutela anche la salute pubblica». 

Il convegno si è concluso con una degustazione a cura dell’associazione cuochi fermani e dell’Iiss Carlo Urbani presso la sala Castellani.  Sano è buono ha avuto il patrocinio del Comune di Porto San Giorgio ed è organizzato con il contributo della Regione Marche.

 


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