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Variazione di bilancio e Contratto di fiume: la strigliata dei 5 Stelle

POLITICA - Le stilettate dei pentastellati alla Provincia: «Evidenziamo le fragilità di una gestione che appare ancora troppo legata all’improvvisazione piuttosto che alla programmazione.»

«Apprezziamo gli sforzi per mantenere l’equilibrio di bilancio e per rispondere alle esigenze immediate del territorio, ma non possiamo ignorare le criticità. Come Movimento 5 Stelle, crediamo che sia tempo di ripensare la gestione delle risorse pubbliche con un approccio più orientato al futuro».

La coordinatrice provinciale del Movimento 5 Stelle, Mirella Emiliozzi, il consigliere comunale Stefano Fortuna, e il rappresentante del Gruppo territoriale provincia di Fermo, Roberto Giuliani intervengono così in merito all’ultima variazione del bilancio provinciale 2024/2026 appena approvata dal Consiglio: «Sebbene questa manovra sembri garantire l’equilibrio dei conti, emergono criticità che non possiamo ignorare. Come Movimento 5 Stelle evidenziamo i lati positivi ma anche le fragilità di una gestione che appare ancora troppo legata all’improvvisazione piuttosto che alla programmazione. È apprezzabile, ad esempio, l’impegno nel garantire risorse per la manutenzione ordinaria di scuole, strade e edifici istituzionali, settori vitali per il territorio. Iniziative come il progetto educativo finanziato con fondi FESR dimostrano l’attenzione verso lo sviluppo culturale e ambientale della provincia. Anche l’aumento del fondo per la Stazione Unica Appaltante è un passo verso una gestione più efficiente delle gare pubbliche. Un altro aspetto positivo è rappresentato dall’incremento delle entrate tributarie derivanti da Rc-Auto e IPT, oltre al contributo statale per compensare il minor gettito Tefa, segno che l’amministrazione sta cercando di trovare risorse per coprire le esigenze crescenti».

I pentastellati passano poi all’analisi delle “ombre” che danno la misura di una amministrazione provinciale “miope” e una visione “poco sostenibile”: «Alcuni aspetti destano preoccupazione. La Provincia sembra dipendere eccessivamente dall’avanzo di amministrazione per far fronte a spese ordinarie e straordinarie. Dei 18,4 milioni di euro accertati, solo 4,2 milioni restano disponibili. Questo significa che le riserve per affrontare emergenze future o investimenti strategici si stanno assottigliando pericolosamente. Questa scelta è sintomo di una fragilità strutturale: le entrate ordinarie non sono sufficienti a coprire le esigenze, costringendo l’ente a ricorrere a risorse straordinarie e una tantum. Questa impostazione non è sostenibile a lungo termine e rischia di lasciare il territorio senza margini di manovra nel prossimo futuro. Inoltre, l’assenza di modifiche al programma triennale delle opere pubbliche e degli acquisti di beni e servizi suggerisce una mancanza di visione strategica. È fondamentale che la Provincia definisca priorità chiare per il medio-lungo termine, piuttosto che limitarsi a interventi emergenziali. Crediamo che sia tempo di ripensare la gestione delle risorse pubbliche con un approccio più orientato al futuro. Occorre – sottolineano – una pianificazione che dia maggiore respiro ai conti provinciali, con interventi che riducano la dipendenza dai fondi straordinari e aumentino le entrate stabili, come ad esempio un maggiore investimento in progetti capaci di generare ricadute economiche durature. Infine, chiediamo che l’amministrazione abbracci una politica più trasparente e partecipata, coinvolgendo i cittadini nella definizione delle priorità di spesa e aprendo un dibattito pubblico sulle scelte strategiche. Il bilancio della Provincia di Fermo non è un disastro, ma neanche una vittoria. È una partita ancora aperta, che richiede coraggio, lungimiranza e responsabilità per trasformare le attuali ombre in un futuro più luminoso per il nostro territorio».

«Il Movimento 5 Stelle della Provincia di Fermo desidera esprimere pieno sostegno alla mozione per l’istituzione di un Contratto di Fiume per il bacino dell’Ete Vivo, proposta dai consiglieri provinciali Manolo Bagalini e Riccardo Strappa. Questa iniziativa rappresenta un’opportunità imprescindibile per il nostro territorio, che da troppo tempo soffre per il degrado ambientale e la mancanza di pianificazione strategica nella gestione delle risorse idriche». Lo scrivono in una nota la coordinatrice provinciale del Movimento 5 Stelle, Mirella Emiliozzi, il consigliere comunale Stefano Fortuna, e il rappresentante del Gruppo territoriale provincia di Fermo, Roberto Giuliani.

«Si tratta di un progetto per la tutela e la valorizzazione del nostro ambiente. Il Contratto di Fiume – proseguono i pentastellati – è uno strumento fondamentale per affrontare in modo partecipato e sistemico le problematiche legate all’inquinamento, alla gestione del rischio idraulico e alla valorizzazione del paesaggio fluviale. Grazie a questo strumento, sarà possibile: migliorare la qualità delle acque, riducendo l’inquinamento causato da scarichi abusivi e altre fonti di pressione ambientale; prevenire i rischi idrogeologici, attraverso interventi di manutenzione e una pianificazione sostenibile delle aree urbanizzate; coinvolgere attivamente il territorio, creando una sinergia tra istituzioni, cittadini, associazioni e aziende per una gestione collettiva e responsabile del bacino dell’Ete Vivo. Insomma – sottolineano – un’occasione da non perdere. In passato, la mancata adozione di un Contratto di Fiume ha privato la nostra provincia di importanti finanziamenti, lasciando irrisolte criticità che penalizzano tanto l’ambiente quanto lo sviluppo economico. Con l’attuale bando regionale, che prevede contributi fino a 50.000 euro, abbiamo l’opportunità di invertire la rotta, ma serve un impegno immediato e concreto. Pur non avendo un proprio rappresentante diretto in Consiglio provinciale, il M5S ha appoggiato con convinzione l’elezione di Manolo Bagalini e condivide questa importante iniziativa. Invitiamo tutti a farlo. Gruppi politici, associazioni, cittadini. Basta con i personalismi, agiamo insieme per il bene comune, sosteniamo il Contratto di Fiume, un impegno concreto per il nostro ambiente e per il futuro del bacino dell’Ete Vivo».

 


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