«Sono un vostro appassionato lettore e stamane, dopo anni e anni che assisto impotente all’elogio delle bruttezze e brutture un po’ dappertutto (non riesco però ad abituarmi…chissà perché..) non potevo rimanere indifferente al livello di degrado a cui ho assistito presso la pineta nord posta sul lungomare di Porto S. Giorgio. Se questo è il futuro delle nuove generazioni…beh c’è poco da stare allegri…il minimo che il Comune potrebbe fare è intervenire ripulendo le oscene e indicibili scritte “vomitate” da cuori romantici sui giochi in questione visibili in foto…temo serva a poco perché il pericolo di reiterazione del reato è dietro l’angolo…ma almeno non si pongono le basi per emulazioni da parte dei più piccoli dato che le scritte indecenti che vedete nelle foto non rientrano propriamente in un linguaggio da fiaba». E’ quanto riportato in una lettera arrivata alla redazione di Cronache Fermane. Il riferimento del lettore, M.M. le iniziali, è a scritte con bestemmie, o inneggianti al nazismo e alla pornografia.
«Noto inoltre, in generale, che l’educazione civica, a mio parere, dovrebbe essere inserita come materia obbligatoria per legge, ma non in classe bensì all’aperto, dedicando almeno qualche uscita durante l’anno scolastico nella raccolta di rifiuti di ogni genere dai giardini e parchi pubblici, spiagge, fiumi e chi più ne ha più ne metta…e sensibilizzando le istituzioni o comunque i docenti, qualora le famiglie non esistano più o esistano solo all’anagrafe, alla trasmissione urgente del senso di rispetto del bene comune e, di conseguenza, del prossimo, qualunque sia la sua origine e condizione sociale. Sarebbe interessante conoscere i genitori (o chi ne fa le veci) di questi eclettici artisti di strada in erba. L’aggravante è che si tratta pure di una località balneare con gente da fuori che usufruisce della pineta…
che vergogna. Ma può avere un futuro una società come questa secondo voi? Ai posteri la non ardua sentenza. P.s. la cosa più importante qui è ed è rimasta da decenni, dal dopoguerra in poi, “lo magnà” e il consumismo imperante dei black fridays, halloween e via consumando….povera Italia…aveva ragione Battiato…».
Ma le segnalazioni non finiscono qui. Alcuni genitori, infatti, puntano l’indice sullo stato in cui versa piazza Dante. Dunque dal quartiere nord ci si sposta a quello a sud della città. «Un gioco giace circondato da transenne, come se non fosse un pericolo per i bambini che frequentano la piazza, che oltretutto è a poche decine di metri di distanza da una scuola. Parti della recinzione, con i sostegni appuntiti, sono riverse verso l’interno della piazza e, soprattutto, da tempo immemore, un cancello lato nord non si chiude. E una maniglia è anche rotta. Se quei cancelli ci sono, un motivo ci sarà, e magari chiudendoli sono anche un deterrente affinché i bambini non vadano sulla strada. Cosa si aspetta ad intervenire?».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati