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«Il suo nome riassume l’essere fermani» Il consigliere Luigi Rocchi ricorda Mario Rossetti

LA LETTERA del consigliere comunale a 11 anni dalla scomparsa dello stimato giornalista sportivo fermano

Riceviamo e pubblichiamo dal consigliere comunale Luigi Rocchi: il suo ricordo di Mario Rossetti a 11 anni dalla sua scomparsa

“Fermana, palla al piede, De Reggi, De Reggi, ultima speranza forza. Pallone alla Fermana, Vitali, palla in area di rigore, Fiorotto, Fiorotto Fiorottoooo, Goooool, gol della Fermana”. Voce rotta, lacrime, risate di sollievo, e in sottofondo il boato del Recchioni. In quello stralcio di Fermana-Real Metauro c’è tutto Mario Rossetti.

Riascoltare quella radiocronaca senza scoppiare in lacrime entra di diritto tra i lavori usuranti. Se dovessi riassumere l’essere “fermà” con un solo nome, sceglierei quello di Mario. C’è una cosa che contraddistingue la nostra città, ed è la passione. Mario ne è stato il perfetto ambasciatore. Difficile fare una stima di quante persone Mario Rossetti abbia fatto innamorare della Fermana “solamente” tramite un microfono, una distinta e tanto, tanto sentimento per quei colori.

Luigi Rocchi

Di certo una di queste persone è quella che scrive. Ha vissuto l’apoteosi come la catastrofe, ma è sempre riuscito a trasmettere la passione come se dopo quel Real ci fosse scritto Madrid, e non Metauro. Nessuno si ricorderà di quello che dite, nessuno si ricorderà di quello che fate, ma tutti si ricorderanno di come li avete fatti sentire, e tu, Mario, ci hai fatto sentire terribilmente orgogliosi di condividere il tuo viaggio.


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