di redazione CF
La Polizia di Stato di Fermo, nei giorni scorsi, ha eseguito tre custodie cautelari in carcere e cinque arresti in flagranza di reato, nell’ambito di un attività di indagine per un furto pluriaggravato, in concorso, presso il centro commerciale “le Ancore” di Porto Sant’Elpidio, lo scorso mese di marzo.
In particolare, i malfattori, poi identificati, hanno trafugato gioielli e monili d’oro per un valore di circa 40.000 euro, facendo perdere le loro tracce immediatamente dopo il colpo. L’azione criminale è risultata minuziosamente preparata e condotta: un sodale allontanava dalla teca-espositore uno dei due addetti alla vendita (con uno stratagemma si faceva servire sul lato opposto rispetto alla teca) ed un secondo vigilava l’esterno della gioielleria. La restante parte si è posta a “schermo protettivo” per il complice intento ad operare materialmente il furto (frapponendosi fra la teca/espositore e il punto di osservazione dell’altro addetto alle vendite, così compromettendolo).
Articolate indagini della Squadra Mobile, frutto di uno studio meticoloso delle immagini in sequenza dei sistemi di vigilanza autostradali ed una analisi del traffico veicolare, hanno consentito di individuare due mezzi utilizzati per il furto. Così partiva una proficua investigazione che portava ad un gruppo strutturato attivo anche in altre città italiane.
In particolare, svolgendo anche dei mirati appostamenti fuori regione, la sezione “Reati contro il patrimonio” della Squadra Mobile, ha identificato i vertici del sodalizio criminale, i quali avevano operato in base a veri e proprie mansioni e ruoli. Senza soluzione di continuità, nel mese di ottobre, i poliziotti della Squadra Mobile hanno catturato tre soggetti del gruppo criminale di origine sud-americana, due uomini e una donna, operando nelle regioni del Piemonte, dell’Abruzzo e del Lazio.
In particolare, dopo aver appreso che la donna del gruppo, ritenuta a capo della compagine criminale, dimorasse a Roma, sono stati predisposti appositi servizi di osservazione e pedinamento, congiuntamene alla VI Sezione “Falchi”, anche con personale inviato in missione.
In quella circostanza, i poliziotti sono arrivati a seguire l’arrestata fino in zona Roma- Nord, all’altezza di Fiano Romano, dove la donna ha parcheggiato l’auto con a bordo altre quattro persone, nei presso di un noto centro commerciale. I poliziotti si sono accorti che la donna, insieme ad altre quattro persone, con precedenti reati predatori, stava realizzando un altro furto nella Capitale, asportando capi di abbigliamento e profumi ricercati per un valore di oltre 35.000 euro.
Il furto era stato preparato con le medesime modalità della razzia usate a Porto Sant’Elpidio, cioè sempre in modo organizzato, con un delinquente a copertura del furto, uno appostato in prossimità del negozio derubato e gli altri intenti ad asportare la merce. Ma il colpo, questa volta, non è andato a segno perché ad aspettarli fuori dal centro commerciale vi era la Squadra Mobile di Fermo, insieme ai “Falchi” della Squadra Mobile di Roma.
Le cinque persone, sempre di origine sud americana, sono state tratte in arresto poco prima di riuscire a caricare la merce sull’auto per il reato di furto aggravato in concorso e con violenza sulle cose, in quanto avevano rimosso il meccanismo di protezione (anti-taccheggio). La merce è stata, quindi, immediatamente restituita ai proprietari del negozio.
Tutta l’operazione ha consentito di trarre in arresto tre persone, due uomini ed una donna per il furto realizzato presso il centro commerciale “le Ancore” di Porto Sant’Elpidio, e di arrestare altre cinque per quello realizzato, sempre da stranieri di origine sud-americana, nella capitale.
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