di Simone Corazza (foto Simone Corazza)
Questa mattina i militari della Guardia costiera del Circomare di Porto San Giorgio, guidati dal comandante Angelo Picone, insieme ai vigili del fuoco del comando provinciale di Fermo, con in testa il comandante Matteo Monterosso, insieme come ormai da tradizione, hanno reso omaggio alla loro patrona Santa Barbara. E lo hanno fatto con una santa messa nella cattedrale di Porto San Giorgio, officiata dall’arcivescovo di Fermo, monsignor Rocco Pennacchio insieme al parroco don Mario Lusek.
Presenti le più alte cariche civili e militari del Fermano in segno di vicinanza e collaborazione con due istituzioni da sempre, e quotidianamente, al servizio dei cittadini con una parola d’ordine: sicurezza.
«Si narra – ricordano dal Circomare sangiorgese e dal comando dei vigili del fuoco di Fermo – che Barbara di Nicomedia in Bitinia fu rinchiusa in una torre e poi condotta al martirio per la sua indomata fede cristiana osteggiata dal padre pagano Dioscoro, che “al quattro del mese di dicembre del 288 d.C., fu incenerito da una fulmine celeste, simbolo della morte immediata senza la possibilità di redimersi”. Fu prescelta perché rappresenta la serenità del sacrificio di fronte al pericolo senza possibilità di evitarlo e fu eletta a patrona di coloro che si trovano in pericolo di morte improvvisa. Infatti, la martire, nell’imminenza del supremo sacrificio, pregò Gesù:”… tu che tendesti i cieli e fondasti la terra e rinchiudesti gli abissi, tu che comandasti ai nuvoli che piovessero sopra i buoni e sopra i rei, tu che andasti sopra il mare e riprendesti il tempestoso vento, al quale tutte le cose obbediscono, esaudisci per la tua misericordia infinita la orazione della tua ancella; ti prego Signore mio Gesù, se alcuna persona a tua lode farà memoria di me e del mio martirio, mandagli grazia per tua misericordia” La compenetrazione leggenda/momenti di vita mistica spiega le ragioni per cui subito dopo l’invenzione della polvere da sparo ciascun magazzino di munizioni, per devozione alla vergine di Nicomedia, da sempre ha attaccato sulle pareti un’immagine della santa affinché i depositi delle polveri, che si chiamano appunto Santebarbare, siano preservati dal fuoco e dai fulmini celesti».
Nel corso del pontificato di Papa Pio XII vi fu la solenne proclamazione di Santa Barbara quale Celeste Patrona e dal 1951, ogni 4 dicembre gli uomini della Marina Militare e dei Vigili del Fuoco, nel ritrovarsi con le comuni origini e con i comuni valori, festeggiano solennemente e degnamente la loro Santa Patrona.
Grande soddisfazione è stata espressa dal Comandante Picone nel vedere la Chiesa gremita di persone e, nel portare il saluto alle Autorità intervenute, ha voluto rimarcare, durante il suo intervento, il momento del martirio di Santa Barbara «simbolo di speranza e di resilienza; aiuto quotidiano nell’ affrontare e superare ogni difficoltà e ogni sfida; la sua testimonianza ci insegna a non avere timore, a superare con professionalità e dignità le difficoltà, a rimanere sempre fiduciosi anche quando, durante la navigazione, abbiamo il vento che spira a sfavore; vento che, nella tempesta, riesce a scuotere anche gli animi più fermi; vento che, allo stesso tempo, riesce a placare le inquietudini interiori della vita e a farci riflettere sul vero significato». Il Comandante Angelo Picone ha altresì dichiarato: «Esprimo un profondo senso di gratitudine e stima nei confronti del Comandante Monterosso che, quest’anno ha condiviso l’invito di festeggiare anche la nostra Santa Patrona Barbara, Protettrice e Guida dei Vigili del Fuoco e della Marina Militare; ringrazio, altresì, tutti coloro che si sono stretti attorno a noi in questa giornata solenne di Festa».
Nel suo saluto il Comandante dei Vigili del Fuoco Monterosso, dopo aver ringraziato tutto il personale del Comando e della Marina Militare, ha evidenziato come la professione del Vigile del Fuoco è fatta di attese, capitalizzate nella costruzione di una prontezza ed efficienza operativa che si evidenzia quando il cittadino in difficoltà chiede aiuto.
Al termine della cerimonia religiosa le attività sono proseguite presso la caserma di via Leti con la deposizione presso la sede del Comando, di una corona di alloro in onore dei Vigili del Fuoco caduti in servizio, alla presenza del Vice Prefetto, Dott.ssa Alessandra De Notaristefani Di Vastogirardi e di Mons. Mario Lusek, che ha benedetto la nuova statua di S Barbara collocata presso l’androne della palazzina est del Comando. La cerimonia si è conclusa con la consegna delle benemerenze per lodevole servizio al personale in collocato in quiescenza e le Croci di Anzianità al personale con 15 anni di servizio.
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