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Scoppia la lite all’esterno di un kebab e volano minacce: condannato un giovane

SOTTO ACCUSA un ragazzo di origini nordafricane. La pena a 2 mesi di reclusione è stata convertita in 600 euro di multa. L'imputato è stato assolto dalle lesioni aggravate da utilizzo di arma

Il tribunale di Fermo

 

di Alessandro Luzi

Una battuta alla fidanzata di un giovane rimasto all’esterno di un kebab. Quest’ultimo entra, gli animi si scaldano, escono dal locale e il primo viene colpito (probabilmente da un terzo). L’imputato, un giovane di origini nordafricane, è stato condannato a 2 mesi di reclusione per minacce gravi nei confronti della parte offesa. La pena è stata convertita a 600 euro di multa. Ieri la sentenza del giudice del tribunale di Fermo, Tiziana Liberti.

I fatti contestati dall’accusa, risalgono al 23 novembre 2019. Secondo il pm Lucia Traini, la vittima si trovava all’interno di un kebab del Fermano, quando è entrata una ragazza. Lui avrebbe fatto un commento non gradito dalla giovane. Dopo pochi istanti, dentro al locale si è precipitato un ragazzo (probabilmente il fidanzato) e avrebbe iniziato un’accesa discussione con la parte offesa. L’imputato avrebbe continuato a minacciarlo pesantemente. Intanto sarebbero intervenuti anche altre persone per cercare di dividerli prima che l’episodio fosse sfociato in una lite ben più grave. A quel punto la parte offesa è stata colpita al volto, riportando delle lesioni al labbro e la frattura di due incisivi. Secondo l’accusa, a provocare le ferite sarebbe stato un terzo soggetto presente all’esterno dell’attività.

All’imputato erano contestate le lesioni aggravate da utilizzo di arma in quanto sembrava avesse con sé un coltello. Nel racconto dei testimoni e delle analisi delle telecamere di videosorveglianza, non c’è traccia dell’arma da taglio. Infatti nella requisitoria il pubblico ministero ha chiesto per lui una condanna a 2 mesi di reclusione, il riconoscimento delle attenuanti generiche. Invece per l’accusa delle lesioni aggravate, ha chiesto l’assoluzione (poi accolta dal giudice). L’avvocato difensore, Giuliano Giordani, si è associato all’istanza del pm riguardo l’assoluzione per le lesioni aggravate e, in caso di condanna per le minacce, ha chiesto al giudice la sostituzione della pena con i lavori di pubblica utilità.


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