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Imposte e tariffe, cosa cambia per i sangiorgesi. Tutelati asilo nido e assistenza domiciliare

PORTO SAN GIORGIO - Tariffe ed imposte comunali. Cosa cambierà per i sangiorgesi? La giunta Vesprini ha approvato i criteri e le tariffe dei principali servizi a domanda individuale e non solo per l'anno 2025. Un occhio di riguardo per asilo nido ed assistenza domiciliare. 

di Sandro Renzi

Tariffe ed imposte comunali. Cosa cambierà per i sangiorgesi? La giunta Vesprini ha approvato i criteri e le tariffe dei principali servizi a domanda individuale e non solo per l’anno 2025. Un occhio di riguardo per asilo nido ed assistenza domiciliare. La spesa per il trasporto scolastico non subirà di fatto grossi scossoni. E’ stato infatti deciso di adeguare le tariffe al tasso programmato di inflazione stabilito dal Consiglio dei Ministri nel Documento di Programmazione Economico e Finanziario, come peraltro è avvenuto anche negli anni scorsi. Quindi, è previsto un aumento molto contenuto pari all’ 1,80 % con decorrenza dal prossimo anno scolastico 2025/2026, lasciando invariata la seconda rata dovuta per il servizio relativamente all’anno scolastico in corso. In buona sostanza, se la famiglia risiede a Porto San Giorgio, pagherà per il trasporto scolastico 188 euro all’anno e 125 euro per l’utilizzo parziale (ad esempio solo andata). C’è poi la cosiddetta “tariffa fratelli” che ammonterà a 136 euro. Per gli studenti non residenti la tariffa salirà invece a 193 euro annui.

Buone notizie per il canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria nel quale confluiscono la tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, il canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, l’imposta comunale sulla pubblicità e il diritto sulle pubbliche affissioni ed il canone per l’installazione dei mezzi pubblicitari. La giunta, in questo caso, ha deliberato di confermare le stesse tariffe del 2024 anche per l’esercizio 2025, senza gravare quindi sulle tasche degli operatori commerciali. Buone notizie pure per gli ambulanti. Confermata la riduzione del canone mercatale del 40%. Questo l’indirizzo arrivato dall’assessorato in capo a Giampiero Marcattili. Va detto che questa riduzione riguarda i mercati che si svolgono con carattere ricorrente, dunque quelli del giovedì e delle domeniche d’estate o di dicembre. La tariffa base al mq scende da 0,70 a 0,42 euro per una previsione d’entrata di 120 mila euro nel caso tutti i posti siano occupati. Riduzione che non viene però applicata ai cosiddetti spuntisti, non titolari di posti fissi. L’incremento della tariffa, pari al 25%, interesserà invece le due fiere, quella di autunno e quella di primavera, In questo caso la tariffa sarà di 0,875 euro al mq per un ricavo previsto di 36.700 euro per ciascun evento.

Confermate inoltre le tariffe di due importanti servizi a domanda individuale: asilo nido e servizio di assistenza domiciliare. Per l’anno prossimo nessun aumento, neanche quello previsto dal meccanismo di adeguamento al tasso d’inflazione programmato e questo perché, si legge nella delibera con particolare riferimento all’assistenza domiciliare, «comporterebbe un aggravio di compartecipazione alla quota di spesa dell’utente, già persona vulnerabile, che potrebbe determinare un’esclusione di coloro che economicamente non possono sostenere tale costo per la fruizione di un servizio socio-assistenziale». Restano invariati anche i costi per gli abbonamenti annuali per la sosta nei parcheggi a pagamento. Il resto dei servizi potrebbe subire solo un aumento Istat.


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