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“Rheumatology in the Elderly 2024” tra terapie storiche e innovazioni. Scendoni: «Mettiamo in rete conoscenze ed esperienze» (Videointervista)

FERMO - Questa mattina all’Hotel Royal a Casabianca di Fermo “Rheumatology in the Elderly 2024”, convegno scientifico sul tema della reumatologia che ha visto quale responsabile responsabile scientifico il dottor Pietro Scendoni, responsabile Unità Operativa Rieducazione Funzionale e Reumatologia dell’Irccs Inrca di Fermo.
“Rheumatology in the Elderly 2024” intervista al dr. Pietro Scendoni

Pietro Scendoni

 

Un parterre importante per un appuntamento decisamente di alto livello quello che si è svolto questa mattina all’Hotel Royal a Casabianca di Fermo con “Rheumatology in the Elderly 2024”, convegno scientifico sul tema della reumatologia che ha visto quale responsabile responsabile scientifico il dottor Pietro Scendoni, responsabile Unità Operativa Rieducazione Funzionale e Reumatologia dell’Irccs Inrca di Fermo.

In apertura dei lavori il saluto del presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri Anna Maria Calcagni che ha sottolineato l’importanza di questi momenti di confronto «su una tematica diventata così importante e di rilevanza negli ultimi anni ma che proprio il dottor Scendoni con questa iniziativa, già da diversi anni, ha messo al centro dell’attenzione in una fase storica che vede una sempre maggiore longevità e una età media che avanza costantemente».

E’ stato poi proprio il dottor Scendoni ad introdurre e guidare il convegno che ha visto la partecipazione e il confronto anche con illustri colleghi arrivati da fuori regione, pronti a confrontarsi sulla reumatologia proprio per portare la propria esperienza nella pratica clinica.
«Al centro di questo appuntamento ci sono le terapie farmacologiche che abbiamo a disposizione partendo da uno storico del secolo scorso per arrivare alle novità del momento proprio per creare un autentico trait d’union, dalla tradizione medica all’innovazione tecnologica. Particolare attenzione anche all’osteoporosi oltre alla prevenzione primaria e secondaria. E poi una novità come l’ozonoterapia, sistema che può dare un contributo sul dolore cronico associato ad una appropriata strategia medica. Guardando gli obiettivi, le prospettive sono quelle di riuscire a mettere in rete le conoscenze e le esperienze, con un approccio multidisciplinare alla terapia farmacologica».

Anna Maria Calcagni

Il confronto è avvenuto su argomenti di reumatologia di assoluta attualità andando ad analizzare le terapie farmacologiche sia classiche che di ultima generazione, anche basate sulla bioingegneria. Altro argomento al centro del convegno è stato, appunto, l’osteoporosi e l’evento è stato anche l’occasione per divulgare le novità che su questo argomento la Regione Marche ha programmato per la gestione dell’osteoporosi sia nella prevenzione che nell’osteoporosi severa. In merito, il professor Giancola ha presentato una nuova opportunità nella prevenzione secondaria rappresentata dalla femoroplastica, un intervento mininvasivo per mettere in sicurezza un femore fragile ad alta possibilità di frattura.

Presentato anche il trattamento sistemico con ossigeno-ozono per uso clinico, pratica già frequentemente utilizzata nei centri per la terapia del dolore e proprio per questo il gruppo di ricerca Inrca di Fermo intende approfondire la tematica del dolore cronico come la fibromialgia e, appunto, il trattamento con ossigeno-ozono sistemico per verificarne le evidenze secondo le stringenti regole della ricerca, scongiurando falsi miti.

Dei nuovi orizzonti della reumatologia fa parte lo Smart Village di cui sono enti promotori Università di Ancona e Irccs-Inrca. Un progetto di ricerca per un nuovo modello di Ospedale-Territorio in cui tecno-assistenza e telemedicina diventano ausili importanti per medicina del territorio e specialisti dell’Ospedale. Un modello organizzativo sperimentale già in atto da alcuni anni nei paesi dell’entroterra fermano che si spera possa essere validato a breve, diventando un argine alla gestione di malattie croniche e quindi reumatologiche quali artrosi, artriti e osteoporosi severa, con un buon margine di sostenibilità economica.

(spazio promo-redazionale)


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