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Montegiorgio: opposizione all’attacco sui temi caldi della città

MONTEGIORGIO - Assemblea del gruppo di minoranza. Dalla Tari alla viabilità passando per il cimitero comunale

 

Venerdì sera, dalle 21.15 il gruppo di opposizione al completo “Insieme per cambiare Montegiorgio” ha indetto un’assemblea aperta a Palazzo Passari. Scopo, discutere dello stato dell’arte di varie opere e servizi di gestione comunale. Lapidario il consigliere Cesetti sugli amministratori: «Vivono alla giornata». 

 

Ad aprire subito il dibattito è stato l’ex candidato sindaco Claudio Ferracuti, snocciolando l’elenco dei tanti punti da toccare in serata. Da giorni, campeggiavano manifesti con l’invito a partecipare, corredati dalla domanda: «Dove si nasconde la Giunta Ortenzi?” Tema tra i più sentiti, si è rivelato l’argomento “Tari”. 

 

«Al pari di un aumento della Tari, la qualità dell’attuale servizio è sempre più scadente, dai rifiuti ingombranti e gli addetti forniscono un servizio pessimo. Inoltre, non c’è più il servizio di pulizia strade svolto con l’apposita macchina. Viene pagato ancora? Secondo noi faceva parte del pacchetto e ricordiamo che non abbiamo ancora una ditta affidataria ufficiale, ma per ora ci sono solo rinnovi provvisori a quella che sta gestendo il tutto ora» ha affermato la consigliera Elvinia Minnoni. 

 

Altra questione emersa è quella relativa all’accorpamento temporaneo degli uffici montegiorgesi di Poste italiane a quelli della frazione Piane, a causa di lavori di ammodernamento della sede centrale. 

«Per carità, la competenza è delle Poste, ma un sindaco che viene chiamato dal direttore “a cosa fatta”, quanto può essersi interessato alla cosa? Il problema vero è per gli anziani del paese, alle persone che non hanno l’auto. Per quanto resterà chiuso? A Piane c’è un’affluenza ingestibile, un’altra soluzione si poteva trovare. Dov’è il sindaco? Dov’è la giunta?» ha continuato Minnoni. 

 

Poi sulla questione cimitero, sollevata anche dalla platea: «Sono state date delle caparre per dei loculi, che non sono mai stati consegnati. Ora esce fuori che c’è stato il rialzo dei prezzi dei materiali, intanto hanno pagato la caparra». 

 

In sala è emerso che un gruppo di cittadini avrebbe inviato una lettera al Sindaco e all’amministrazione comunale a novembre 2023, rimasta senza risposta. «Chiedevano un sito polifunzionale e ricreativo, “baricentrico” in cui gli anziani potessero ritrovarsi» ha specificato Minnoni, invitando la maggioranza alla collaborazione. 

 

«Quando un’opposizione ti invita a rivalutare una cosa, è per collaborare. Non ha senso fare segnalazioni alla prefettura, ci facciamo la guerra. Iniziamo a lavorare insieme collettivamente per Montegiorgio». 

 

Meno diplomatico, il consigliere Fabrizio Cesetti: «Vivono alla giornata, non c’è progettualità vera». 

In merito al discorso sanità, si è tornati a parlare di un ambulatorio medico in paese, perché «gli anziani continuerebbero ad accusare questa mancanza». Si è posta poi in luce la problematica dei donatori di sangue dell’associazione Fratres che attualmente devono arrivare a Fermo per donare. perché manca a Montegiorgio manca un medico preposto. 

Ancora polemiche sulla scelta della destinazione dei fondi del PNRR: «Paesi come Massa Fermana e Monsampietro Morico combattono lo spopolamento con progetti come lo Smart Village, a Montegiorgio si è scelto di puntare sulla dieta mediterranea, con un partenariato pubblico privato. Può essere un giusto mezzo per la ripartenza del paese, ma non con i dubbi attuali che ci sono su uno degli operatori economici». 

 

Dello stesso avviso, il consigliere Cesetti che ha portato la questione anche in Consiglio regionale, dove ha sottolineato che, mentre il sindaco Ortenzi avrebbe parlato «di insostenibilità economica» per gli uffici di prossimità (questione di cui si era parlato allo scorso Consiglio comunale, in cui dalla maggioranza era emerso il proprio non interesse ad avere tali uffici), per il progetto “Dieta Mediterranea” così non è. 

 

«Si parla di un finanziamento pubblico (fondi PNNR n.d.r.) di 2 milioni e 250 mila euro, che contempla da parte privata la misera somma di 50 mila euro, nonostante sia il destinatario dei maggiori vantaggi».

 

«Sono convinto, inoltre – ha continuato – che il non interesse nell’avere gli uffici di prossimità (che apriranno a Rapagnano n.d.r.) significa non far recuperare a Montegiorgio quella centralità che prima aveva nella media valle del Tenna. Questa amministrazione non c’è sui grandi temi. Siamo riusciti a salvare l’ospedale, ora ci sto provando con la caserma dei Carabinieri». 

 

Sulla viabilità, ultima stoccata di Cesetti: «Perché con i fondi dell’alluvione è stata rimessa a posto Via Raffaello – che mi sembra fosse dissestata anche prima, chiederò un accesso agli atti – e non via Margiano, danneggiata dal dissesto e dove abitano anche famiglie con disabili?».

 


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