di Alessandro Luzi
Durante un litigio con la sorella, l’avrebbe minacciata di morte. Oggi al tribunale di Fermo si è aperto il processo per un uomo di circa 45 anni, accusato di maltrattamenti in famiglia. In aula non erano presenti né lui né la parte offesa, ovvero sua sorella. Nel corso dell’udienza, il giudice Mila Bondi Ciutti ha aperto il dibattimento e le parti hanno richiesto l’acquisizione delle prove.
Secondo l’accusa, sostenuta oggi in aula dal pm Lucia Traini, il 27 gennaio 2024 l’imputato avrebbe avuto un litigio con la sorella. Il diverbio sarebbe poi culminato con le minacce di morte nei confronti della donna che, intanto, aveva chiesto soccorso al numero 112 Nue. Sul posto si è precipitata una pattuglia della Polizia di Stato di Fermo per calmare il presunto aggressore. Giunti presso l’abitazione dei due, gli agenti avrebbero trovato la donna in uno stato di agitazione e paura a causa degli atteggiamenti aggressivi del fratello.
Nel corso dell’intervento, gli agenti hanno notato un proiettile appoggiato sopra un mobile. Da lì gli uomini della questura sono risaliti ad un fucile custodito nella camera da letto dell’uomo. Sul 45enne gravava già un ammonimento del questore, dunque non poteva possedere delle armi in casa. Mentre gli uomini in divisa perquisivano l’abitazione, l’uomo si è scagliato contro gli agenti. Era stato poi fermato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. L’imputato, difeso dal legale Giulio Cola, è in libertà. L’udienza è stata rinviata al 15 aprile 2025.
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