«Ero nell’autobus e mi ha palpeggiata», per il Gup è gesto involontario: assolto

di Alessandro Luzi

Lui si alza dal sedile dell’autobus e ha un contatto fisico con una passeggera: lei lo denuncia. L’imputato, un uomo residente a Milano, è stato assolto dal gup del tribunale di Fermo perché il fatto non costituisce reato. L’uomo era comparso davanti al giudice con l’accusa di violenza sessuale. La donna, nel processo con rito abbreviato, si era costituita parte civile. Tramite il suo legale, Suvimol Vatinee del foro di Bergamo, aveva chiesto un risarcimento di circa 30mila euro.

I fatti risalgono alla sera del 30 luglio 2023. I due viaggiavano nell’autobus che percorreva la tratta Vasto-Milano quando, all’altezza di Marina di Campofilone, lui si è alzato dal suo posto. Poi mentre si trovava sul corridoio dell’autobus, secondo l’accusa sostenuta in aula dal sostituto procuratore Marinella Bosi, lui l’avrebbe palpeggiata. La donna, prosegue l’accusa, avrebbe sporto denuncia in quanto si sarebbe sentita vittima di molestia. Viceversa, secondo la versione data in aula dall’imputato, lui avrebbe sbattuto accidentalmente addosso alla donna con il dorso della mano. Era tarda serata e l’uomo stava dormendo, continua la sua testimonianza, fino a quando non si sarebbe alzato dal suo posto per scendere dal mezzo. A quel punto, a causa del torpore, avrebbe perso per un attimo l’equilibrio e per non cadere a terra lui si sarebbe appoggiato alla ragazza.

Durante la requisitoria il pm ha chiesto la condanna dell’imputato ad un anno di reclusione. Il giudice probabilmente ha deciso che si trattava di un colpo involontario, dunque ha assolto l’uomo. All’uscita dall’aula l’imputato, difeso dagli avvocati Emanuele Massei (del foro di Fermo) e Davide Montani (del foro di Milano), era visibilmente soddisfatto dell’esito del processo: «E’ finito un calvario durato oltre un anno – ha dichiarato -. Non è stato facile sostenere un’accusa grave come questa. Mi sono trovato dentro una vicenda più grande di me». Durante le indagini lui aveva sempre respinto ogni accusa a suo carico.